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ferragni sorrentino intervistaChiara Ferragni, arrivano anche le parole di Paolo Sorrentino: “Attaccarla è diventato uno degli sport nazionali”

Paolo Sorrentino spezza una lancia in favore di Chiara Ferragni. Il regista Premio Oscar de La Grande Bellezza, che dal 10 gennaio sbarca su Sky Atlantic con la serie The New Pope, ha concesso una lunga intervista a Vanity Fair. E durante la chiacchierata ha parlato anche delle numerose critiche rivolte alla moglie di Fedez e alla sua professione legata all’imprenditoria digitale. Un fatto che pare, usando le parole del maestro cinematografico, sia diventato “uno sport nazionale” scaturito da “noia e aggressività inutile”. E Paolo avrebbe addirittura già pronta la ricetta per coloro che sono tanto attenti alla vita altrui: il volontariato.

“Mette tenerezza l’impegno di certe persone nel cercare di demolirti”

Sorrentino, confidandosi al prestigioso magazine, si dice spaventato di quanta certezza regni in alcuni personaggi, soprattutto quelli televisivi che popolano i talk show, i quali “pullulano di opinioni sempre molto decise e sicure”. “A me tutta quella sicumera mette a disagio”, confessa, citando poi due esempi attuali riguardanti una tendenza dell’opinione pubblica. “L’altro giorno io e mio figlio Carlo parlavamo dell’allontanamento di Ancelotti, l’allenatore del Napoli. Lui aveva una posizione precisa, io minimizzavo: ‘Vabbuò, stiamo a vedere che succede’”. Ed è a questo punto che arrivano le parole su chiara Ferragni: “Mette tenerezza l’impegno di certe persone nel cercare di demolirti. C’è noia, aggressività inutile, fatica sprecata. Vedo che uno degli sport nazionali è attaccare gratuitamente Chiara Ferragni e mi chiedo: ‘Ma che ve ne importa? Ma perché? Che vi ha fatto di male?’. Ma se v’interessa così tanto occuparvi degli altri, allora fate volontariato”.

Paolo Sorrentino e l’arte dell’osservazione senza giudicare

Il regista, al posto delle certezze e delle critiche, è più interessato allo studio, all’indagine delle persone. Un modus operandi che, però, non vuole giudicare ma capire: “C’è oggi un’inquietante corsa alla valutazione, alla certezza apodittica, al giudizio. Gli uomini che sbagliano […] io voglio osservarli. Non giudicarli. Non amo i giudizi, le convinzioni granitiche.”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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