Skip to main content

Per Chiara Ferragni oggi è arrivato il momento di presentarsi per la prima volta in un’aula di tribunale, a Milano, per l’udienza legata all’ormai famoso Pandora Gate. L’imprenditrice digitale ha assistito e chiederà il rito abbreviato, mentre la sentenza avverrà a gennaio 2026. Fuori dall’aula, come riporta Il Fatto Quotidiano, è stata intervistata dai giornalisti. In questa circostanza, con il sorriso, Chiara ha preferito rilasciare solo qualche piccola dichiarazione:

“Grazie per l’attenzione, grazie di essere qua. È una fase sicuramente difficile della mia vita e penso mi capirete se non mi sento di fare ulteriori dichiarazioni, però grazie di essere qua e andiamo avanti”

Mentre Fedez si svela nel suo nuovo libro, la Ferragni affronta così un’altra tappa di questo complicato percorso. L’imprenditrice digitale è stata, ovviamente, assistita dai suoi legali e il procedimento vede imputati anche il suo ex braccio destro Fabio Maria Damato e Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia. L’udienza di oggi si è tenuta a porte chiuse e i legali di Chiara hanno dato conferma che verrà chiesto il processo con rito abbreviato.

Il motivo? In questo modo, la Ferragni avrebbe uno sconto di pena in caso di condanna. Il procedimento è stato aggiornato dal giudice il prossimo 19 novembre. Nel corso di questa udienza, è uscito fuori un dettaglio importante. Pare che varie associazioni e una donna di 76 anni avessero chiesto di costituirsi parte civile per poi ritirare la loro istanza, avendo raggiunto degli accordi di risarcimento extragiudiziali.

Ora in scena pare sia rimasta l’associazione Casa del Consumatore, che ha rifiutato l’accordo da 5mila euro. L’associazione ritiene che tale cifra sia “irrisoria rispetto ai profitti di 2,7 milioni di euro”, come aveva riportato in una nota. Come alternativa, è stato proposto dei post sui social per “dimostrare il suo ravvedimento e impegno” nel rendere nota un’app dedicata ai consumatori. I legali della Ferragni, però, si sono opposti e ora chiaramente spetta al giudice prendere la giusta decisione.

Secondo i pm, le campagne social del Pandoro Pink Christmas e delle uova di Pasqua avrebbero portato i consumatori a credere che, con l’acquisto, avrebbero donato direttamente all’Ospedale Regina Margherita di Torino e per l’associazione I Bambini delle Fate. Il problema è che l’accordo, in realtà, non era questo. Infatti, la Balocco aveva già provveduto a effettuare la sua donazione di 50mila euro, mesi prima, senza alcuna dipendenza dalle vendite e, dunque, dai soldi spesi dagli acquirenti.

I legali di Chiara Ferragni hanno sempre sostenuto la sua innocenza e lei stessa ha parlato di un errore di comunicazione. Inoltre, l’imprenditrice digitale ha poi effettuato delle donazioni di 3,4 milioni di euro. Non resta ora che attendere per scoprire cosa accadrà.

Rebecca Megna

Nata e cresciuta in Calabria, si occupa da anni del settore legato al gossip e alla televisione. Da fan del mondo di Maria De Filippi non si perde mai un suo programma. Appassionata di moda, calcio, viaggi e scrittura, ama mettersi in gioco e cerca sempre di trovare il lato positivo, anche in un reality show!

Lascia una risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.