Skip to main content

Continua la vicenda giudiziaria con protagonista Chiara Ferragni e il caso, ormai noto a tutti, del Pandoro gate. In queste ore, emerge che la Procura nel Tribunale di Milano ha avanzato la sua richiesta: una condanna a un anno e otto mesi. Questo è ciò che è stato chiesto nell’aula, il 25 novembre 2025, al giudice Ilio Mannucci Pacini, nel corso dell’udienza predibattimentale. Per chi non ricordasse, l’imprenditrice digitale è finita nei guai con la legge il 15 dicembre 2023.

Da lì è iniziato l’inferno legato alla vicenda del pandoro Balocco e delle uova pasquali Dolci Preziosi. Questi prodotti erano stati sponsorizzati dall’agenzia di Chiara con il collegamento a due operazioni di beneficienza. Le due operazioni commerciali, secondo l’accusa, sarebbero state mandate avanti tramite delle iniziative benefiche in modo da far ottenere a Ferragni un “ingiusto profitto”, che è stato stimato in 2 milioni e 225mila euro. Inoltre, avrebbe avuto altri benefici per il suo ritorno di immagine. Da lì è avvenuta la caduta della famosa imprenditrice digitale, che ha visto anche naufragare la sua storia d’amore con Fedez.

Insieme alla Ferragni, è finito nella bufera anche l’ex braccio destro Fabio Damato, per il quale è stata richiesta la stessa condanna di un anno e otto mesi. Invece, per Francesco Cannillo, presidente di Cerealitalia, è stato chiesto un anno. La prossima udienza è stata fissata il 5 dicembre 2025, durante la quale gli avvocati Marcello Iannaccone e Marcello Bana tenteranno la strada dell’assoluzione. Intanto, il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile dell’associazione Casa dei consumatori. Tra le sanzioni, Chiara Ferragni ha già versato 3,4 milioni di euro, prima ancora del processo.

Ma come hanno reagito i tre imputati? Hanno chiesto il rito abbreviato con la riduzione di un terzo della pena. L’imprenditrice digitale era presente in aula durante l’udienza, come avvenuto qualche settimana fa. Questa volta Ferragni ha deciso di evitare fotografi e giornalisti, arrivando a Palazzo di Giustizia prima dell’orario di apertura degli uffici giudiziari, come riporta La Repubblica. In aula ci ha tenuto a precisare: “Tutto quello che abbiamo fatto lo abbiamo fatto in buona fede”.

Come rivela l’agenzia askanews, l’imprenditrice digitale, con queste sue dichiarazioni spontanee, ha anche aggiunto che nessuno di loro “ha mai lucrato”. Non resta ora che attendere la prossima udienza, quella del 5 dicembre per scoprire come andrà avanti la vicenda. 

Rebecca Megna

Nata e cresciuta in Calabria, si occupa da anni del settore legato al gossip e alla televisione. Da fan del mondo di Maria De Filippi non si perde mai un suo programma. Appassionata di moda, calcio, viaggi e scrittura, ama mettersi in gioco e cerca sempre di trovare il lato positivo, anche in un reality show!

Lascia una risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.