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Adriano Celentano è tornato a scrivere a e di Fabrizio Corona. Altro giro, altro post fiume de Il Molleggiato, che sui suoi profili social ha reso pubblica una lunga riflessione sulla situazione dell’ex re dei paparazzi, agganciandola anche alla pandemia e ad alcuni fatti scabrosi di cronaca nera capitati di recente in Italia.

Fabrizio Corona, la situazione aggiornata

Otto giorni fa il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha revocato gli arresti domiciliari a Corona, predisponendo per lui il ritorno in carcere. Dopo la sentenza Fabrizio ha perso letteralmente le staffe, provocandosi dei tagli, dipingendosi il volto di sangue e inveendo contro i magistrati (che lo hanno denunciato), oltre a rompere il vetro di un’ambulanza.

Alla luce di ciò è stato trasferito nel reparto di psichiatria dell’ospedale Niguarda, dove si trova tuttora, piantonato, in attesa di essere trasferito nel penitenziario. I suoi legali hanno fatto sapere che da quando è entrato nel nosocomio ha iniziato lo sciopero di fame e sete (infatti dicono che sia parecchio dimagrito), che al momento è ancora in corso. A tutto ciò si aggiunge la decisione della Cassazione delle scorse ore: i 9 mesi di reclusione che l’ex re dei paparazzi aveva scontato, in affidamento terapeutico, tra febbraio e novembre 2018, dovranno essere ri-scontati, in carcere.

La madre di Fabrizio ha inoltre raccontato di averlo incontrato nelle scorse ore e di essere molto preoccupata. La più grande paura di Gabriella è che il figlio si tolga la vita.

Adriano Celentano scrive a Fabrizio Corona e cita l’omicidio dei coniugi di Bolzano e il caso del neonato ustionato a Napoli

Celentano, come sopradetto, nella nuova missiva indirizzata all’imprenditore ha fatto degli enormi salti, collegando episodi di cronaca nera alla vicenda giudiziaria dell’ex di Nina Moric e Belen. Ecco la lettera integrale redatta dal Molleggiato, la seconda in riferimento al caso Corona:

“Caro Fabrizio… Qualcosa mi dice che è in atto un cambiamento… Un cambiamento che potrebbe riguardare la tua storia… E non solo la tua, anche la mia, insomma la storia di tutti… Dell’Italia, del mondo. E chi ce lo sta dicendo è quella Signora, sempre un po’ inca…ata, che per farci capire il grande valore di un ‘tenero abbraccio’ non sempre usa modi amichevoli”.

“Se poi si accorge che non manteniamo le DISTANZE diventa anche manesca fino al punto di UCCIDERE. Il suo nome credo che sia Pande…”mia”, mi pare, o qualche altra cosa che tradotto, significa: diffusione di una BATOSTA MONDIALE. In un solo anno il Covid ha ucciso 2 milioni e mezzo di persone, di cui centomila solo in Italia”.

“In giro qua e là, si uccidono genitore, poi buttati in un fiume. Mentre altri che non si possono chiamare genitori, non ci pensano un attimo a buttare un loro figlio di appena 4 giorni nell’acqua bollente, ora ricoverato in ospedale con ustioni su tutto il corpo”.

“Per cui il tuo sciopero della fame, in un momento come questo è a dir poco fuori moda. E tu, Caro Fabrizio, sei troppo intelligente per non sapere che se dovessi morire adesso solo per fare un dispetto a chi, per forza, ha dovuto giudicarti, non gliene fregherebbe niente e nessuno”.

“Quando tu, con la faccia insanguinata, inveendo contro i giudici, hai detto che sei un bravo ragazzo, ebbene io sono il primo ad esserne convinto. Questo è vero, tu sei un bravo ragazzo che però ha commesso dei REATI. Con in più l’aggravante di sfidare i giudici. Ma io, come già ti ho detto, ho un’idea!”

L’idea che Celentano già ha è quella espressa pochi giorni fa, nella prima lettera, dove ha fatto intendere, come già capitato in passato, di essere dalla parte di Corona.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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