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Ieri sera ha ufficialmente preso il via il Festival di Sanremo 2023, con la presentazione dei primi 14 brani dei Big in gara (mentre questa sera il pubblico potrà ascoltare i rimanenti 14). I testi delle 28 canzoni, ad ogni modo, sono già disponibili da diversi giorni sulle pagine di TV Sorrisi e Canzoni (che li ha pubblicati in anteprima) e su tutti i principali media di settore.

Da almeno una settimana a questa parte, dunque, è possibile farsi un’idea di quelli che sono i temi toccati più spesso all’interno delle canzoni ma anche le parole più utilizzate. A pensare all’aspetto meramente linguistico dei brani in gara a Sanremo 2023 è stato il celebre esperto linguista e semiologo Stefano Bartezzaghi, storica penna della Settimana Enigmistica.

Bartezzaghi, analizzando i testi dei brani, è giunto a delle conclusioni che per molti versi lasciano basiti e che porta a varie riflessioni: c’è infatti la parola “male” che nelle 28 canzoni si ripete ben 65 volte. Sembra dunque che in linea generale la tendenza sia piuttosto pessimista, nonostante non si possa ritrovare in nessuna canzone alcun riferimento all’attualità.

Niente più emergenza Covid (vi ricordate le mascherine di Dove si balla di Dargen d’Amico?), né tantomeno guerra in Ucraina o, perché no, crisi climatica. Al contrario, come spesso accade alla kermesse, al centro di tutto c’è anche e soprattutto l’amore, un sentimento che a quanto pare stando alle canzoni in gara regala molti più dolori che gioie.

Ne Il Bene nel male, per esempio, Madame racconta la storia di una prostituta che si è innamorata del suo cliente (“Sei l’errore più cattivo / che ho commesso nella vita”); anche i Coma Cose in L’Addio parlano della fine sofferta di una relazione, in particolare di quel momento in cui si smette di essere le due metà della stessa mela e si diventa estranei (“Forse diventeremo due stranieri / in viaggio su respiri più leggeri, / chissà se piloti o passeggeri”). Anche Elodie, dal canto suo, parla di un amore finito (“Per me le cose sono due/Lacrime mie o lacrime tue”).

Per il resto Bartezzaghi, nella sua analisi concessa al magazine Oggi, ha fatto notare che per quanto riguarda il turpiloquio i cantanti si sono contenuti, e pure parecchio: l’unico vero “Vaffa” lo si può ritrovare nel pezzo degli Articolo 31, Un bel viaggio.

Sanremo 2023: i bookmaker non hanno dubbi sul vincitore

Gli scommettitori di Snai ne sono certi ormai da giorni: Marco Mengoni vincerà questa edizione del Festival di Sanremo 2023 con il brano Due Vite. La canzone è ancora oggi la più quotata per la vittoria, con Parole dette male di Giorgia alle spalle e Alba di Ultimo in terza posizione.

Mengoni, tra l’altro, ha chiaramente il parere favorevole della sala stampa dalla sua parte: ieri sera, infatti, l’artista di Ronciglione si è portato a casa la prima posizione nella classifica parziale stilata con il voto dei giornalisti. Basterà il parere di carta stampata, radio, tv e web per riportarlo al trionfo a 10 anni da L’Essenziale?

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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