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Il caso della squalifica immediata di Alda D’Eusanio dal Grande Fratello Vip ha creato un gran can can mediatico non solo sul fatto in sé ma anche sull’intero reality. Sulla vicenda è intervenuta anche Roberta Bruzzone, ‘tostissima’ criminologa e volto noto di diversi salotti tv.

I fatti – La giornalista, nella Casa più spiata d’Italia, ha fatto intendere che Laura Pausini viene picchiata dal suo compagno. La cantante ha subito smentito le parole dell’opinionista 70enne e si è attivata con il suo avvocato per percorrere le vie legali e difendersi. Anche Mediaset si è subito smarcata dalle dichiarazioni della D’Eusanio.

Roberta Bruzzone: “Fatto sconcertante, GF Vip programma diseducativo”

Intervistata da FQ Magazine, la Bruzzone non ha usato mezzi termini per commentare le parole di Alda, portando l’argomento oltre gli steccati del GF Vip: “Trovo che l’aspetto sconcertante di questa vicenda sia il fatto che ci si metta a fare una discussione di questo genere, toccando aspetti delicatissimi su un tema importante, come quello della violenza sulle donne, per gettare un’ombra terribile su una persona”.

Per quel che riguarda la mobilitazione con gli avvocati da parte della Pausini e del compagno Paolo Carta, la criminologa ha le idee chiare e reputa la decisione di andare per vie legali una “mossa inevitabile e giusta”.

La Bruzzone passa a ‘randellare’ il GF Vip, parlando di uno “scenario discutibile, così come è discutibile un programma che è diseducativo sotto ogni punto di vista”. Il focus viene posto anche sul cast scelto dalla trasmissione in cui ci sono, afferma sempre Roberta, “alcuni concorrenti ragazzini” e “persone di una certa età (si suppone di esperienza navigata) che pronunciano frasi terribili e non si rendono conto di quello che dicono“. Quindi l’affondo più duro: “Un programma del genere, in un contesto di grande depressione e crisi come quello che stiamo vivendo, non dovrebbe andare proprio in onda”.

Bruzzone: “Alda D’Eusanio? Un atteggiamento nocivo”

La criminologa ha poi sottolineato quanto il reality targato Mediaset sia popolare e quindi molto seguito. Per questo, ciò che viene detto nello show ha un eco mediatico molto elevato. Tornando alla D’Eusanio ha rimarcato che c’è stato un “atteggiamento nocivo” che spinge alla “‘normalizzazione sociale’ di argomenti (come il tema della violenza sulle donne) che invece necessitano di essere trattati con il giusto peso, visto che parliamo di fenomeni purtroppo di estrema diffusione”.

Roberta entra nel dettaglio delle responsabilità. Dove finiscono quelle dei concorrenti e iniziano quelle della trasmissione? “Non si possono scindere la linea editoriale dalla persona che partecipa ad un reality”, premette aggiungendo che se un programma viene costruito con determinate “caratteristiche”, vale a dire che fa del suo marchio di fabbrica “polemiche” e “comportamenti negativi”, c’è una  “corresponsabilità” del programma stesso.

“Il GF Vip scatena dinamiche pericolose”

E ancora: “Il focus si accende sugli insulti, il body shaming, le offese, temi come la violenza sulle donne trattati con superficialità… Faccio fatica a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo in quel determinato programma che così facendo scatena dinamiche pericolose”.

Parole che non solo tirano di mezzo la produzione dello show, lo staff autoriale che lavora attorno al GF Vip e il suo conduttore, Alfonso Signorini, ma anche l’editore. Altrimenti detto Mediaset. E altrimenti detto ancora Pier Silvio Berlusconi. Ai piani alti del Biscione a qualcuno stanno fischiando le orecchie.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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