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Il caso Britney Spears continua a ingrossarsi, sia sul piano legale, sia su quello mediatico. La popstar da tempo non può usare a suo piacimento i suoi beni, avendo sul suo patrimonio la tutela legale del padre, James detto Jamie. Ed è proprio questo il nodo da sciogliere: la cantante ora è responsabile e fuori dal tunnel dei vizi, e quindi può tornare totalmente autonoma, oppure no? Per James no, per il legale della Spears sì. La vicenda ha avuto un’evoluzione di recente.

Nei giorni scorsi il nuovo legale di Britney ha chiesto al giudice un’udienza urgente per ridiscutere dell’eventuale revoca di Jamie come tutore della sua cliente. Il padre della popstar, come replica, ha fatto pervenire al tribunale, tramite il suo avvocato, una dichiarazione, depositata agli atti, in cui si legge che non vi è alcun motivo per levare la tutela. Jamie, è stato scritto nel documento, svolge “diligentemente e fedelmente” il ruolo di “conservatore del patrimonio di sua figlia senza alcuna macchia”.

Britney Spears: la battaglia tra il padre James e Jodi Montgomery

Sempre negli ultimi giorni c’è stata un’altra lotta ‘intestina’. L’avvocatessa Jodi Montgomery, nominata dal tribunale per supervisionare le decisioni di James sulla vita di Britney, è finita al centro di un diverbio proprio con il padre dell’artista. Questi avrebbe messo nero su bianco nel documento depositato in tribunale che di recente ha avuto una telefonata con Montgomery, che sarebbe apparsa scossa per le condizioni di salute mentale della cantante. L’avvocatessa, però, ha fornito un’altra versione: è vero che la chiamata con Jamie c’è stata, ma l’uomo ne avrebbe manipolato contenuti e toni.

Nella fattispecie James avrebbe raccontato che nella chiacchierata con Montgomery questa, oltre ad apparire sconvolta, gli avrebbe confessato che sua figlia “non stava assumendo tempestivamente o correttamente i suoi farmaci, non ascoltava le raccomandazioni del suo team medico e si rifiutava persino di vedere alcuni dei suoi medici”. Secondo Jamie l’avvocatessa era alquanto preoccupata per le condizioni di Britney e “ha chiesto direttamente” l’aiuto di James “per affrontare questi problemi”.

Affermazioni che, come si è poc’anzi detto, secondo la legale sono state manipolate e non darebbero il giusto quadro della situazione. “Avere suo padre Jamie Spears che continua a servire come suo conservatore invece di un fiduciario professionale neutrale sta avendo un grave impatto sulla salute mentale della signora Spears”, ha chiosato la Montgomery.

Adesso toccherà di nuovo al giudice stabilire cosa deve essere fatto. L’udienza per ridiscutere il ruolo di James è fissata per il 29 settembre.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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