Alessandro Basciano costretto a indossare il braccialetto elettronico. Nei confronti del deejay ligure è stato emesso il divieto di avvicinamento a meno di 500 metri all’ex compagna Sophie Codegoni. La Corte di Cassazione ha quindi confermato quanto sentenziato dal Tribunale del Riesame di Milano, rigettando il ricorso presentato nei giorni scorsi dai legali di Basciano che è accusato di stalking. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip era addirittura stato arrestato lo scorso novembre e portato in carcare. Dopo meno di 48 ore nel penitenziario era però stato rilasciato. Una decisione impugnata davanti ai giudici della Libertà dall’aggiunta Letizia Mannella e dal pm Antonio Pansa, i quali avevano chiesto che Basciano venisse messo ai domiciliari.
Se Basciano non indossa il braccialetto elettronico va ai domiciliari
La Cassazione ha confermato quanto stabilito dal Tribunale del Riesame i cui giudici avevano descritto gli atteggiamenti assunti dal deejay come “condotte idonee a generare” nella ex compagna Sophie Codegoni un “perdurante stato di ansia e paura”, portandola a “essere condizionata nelle proprie abitudini di vita”. Con il pronunciamento della Cassazione, la misura del divieto di avvicinamento e quella relativa all’obbligo a portare il braccialetto elettronico diventano ora definitive e dovrebbero trovare applicazione. Laddove il 35enne si rifiutasse di indossare il dispositivo o laddove non ci fosse la “fattibilità tecnica”, per lui dovrebbero automaticamente scattare gli arresti domiciliari.
Alessandro Basciano e Sophie Codegoni, nessun commento dopo la sentenza della Cassazione
Per il momento né Alessandro Basciano né Sophie Codegoni hanno rilasciato commenti sulla vicenda. Lui attualmente si trova in America, a Miami, nello stato della Florida. Da quando la questione giudiziaria è diventata di dominio pubblico, il deejay ha sempre sostenuto di non aver perseguitato l’ex compagna, con la quale ha avuto una figlia, chiamata Celine Blue. Anzi ha accusato la Codegoni di non metterlo nelle condizioni di vedere la bimba, oltre a dire che la relazione aveva sì tratti tossici, ma da ambo le parti. Dichiarazioni mediatiche ben diverse da quanto deciso dai giudici che hanno esaminato il caso, ravvisando elementi di pericolosità tanto da far scattare le suddette misure, vale a dire il divieto di avvicinamento all’influencer e l’obbligo del braccialetto elettronico.