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Roberta Bruzzone è stata protagonista a Belve (Rai Due, puntata dell’11 marzo), dando vita a un serrato faccia a faccia con Francesca Fagnani. La criminologa si è definita una persona “solida”, che si è fatta da sé, incline a prendere decisioni, anche “complesse”. Da quando ha guadagnato popolarità televisiva (prima al Maurizio Costanzo Show e poi a Porta a Porta con Bruno Vespa) ha dovuto pure fare i conti con gli haters e persino con degli stalker. Anche in questo caso ha affrontato la situazione di petto, trascinando la donna che l’ha bersagliata in tribunale dopo aver subito una lunga serie di minacce e calunnie. Cosa le ha fatto più male? “L’invenzione che abbia tradito mio marito e le minacce, mi diceva che voleva venirmi a cercare dove abitavo prima”.

Belve, Roberta Bruzzone: “Sabrina Misseri è la persona più spietata che ho incontrato”

Spazio quindi al suo motto-guida: “Io non abbaio, mordo. Mordo sempre, quando serve. Non abbaio nel senso che non serve lamentarsi, bisogna agire nelle sedi giuste, in modo fermo, corretto e irrimediabile”. Un animale a cui si associa? Quale “belva” la rappresenta? “Mi sento una tigre, senza dubbio, ne ho una bella grande tatuata sulla spalla sinistra, è il mio animale guida”. Lungo la sua carriera ha avuto a che fare con molti casi cruenti. “La persona più spietata che ho incontrato? Sabrina Misseri, perché accusare un padre come il suo, fragile e devoto a lei, è una delle cose più spietate che ho visto nella mia vita”.

Si passa al tema lavorativo e alle confessioni. “Più che altro penserei di commettere un omicidio che non sembra un omicidio e sarei anche brava ad occultare un cadavere”, ha spiegato la Bruzzone quando la Fagnani le ha chiesto una situazione in cui spiccherebbe. “Un mio difetto? Vendicativa. Conosco il perdono, ma non lo pratico spesso”. C’è chi in questi anni, da quando bazzica in tv, l’ha criticata, sostenendo che faccia troppo il personaggio: “No, io sono così anche quando bevo il caffè alla mattina”.

La Bruzzone è donna tosta, non incline al compromesso e pure poco socievole con i colleghi. “Non ho nessun rapporto con altri colleghi criminologi – ha evidenziato -. Io lavoro e non ho bisogno di confrontarmi con loro. Li ignori”. Da tempo ormai è pure un volto assai noto del piccolo schermo: “Non rinuncerei ora a stare in tv, penso di essere anche utile”. La Fagnani ha domandato se è vero che le sue consulenze sono costosissime: “Una delle mie consulenze più complesse può costare 30mila euro? Sono le tariffe di mercato”, ha sottolineato la criminologa.

Largo di nuovo alla televisione. Milly Carlucci non ha mai nascosto di volerla in gara a Ballando con le Stelle. Inoltre le sono giunte diverse offerte dal versante reality show. Tutte richieste rispedite al mittente: “Non ballerò mai per Milly Carlucci, in gara. Poi mi hanno proposto il GF Vip e L’Isola dei Famosi. Hai idea di quello che succede se ho un calo di zuccheri? Nel giro di una settimana finiscono i concorrenti. Scherzi a parte, sono cose che non fanno per me. La cifra più alta che mi hanno offerto? Siamo sul mezzo milione di euro“.

Capitolo dipendenza affettiva. Anche lei ha rischiato di perdersi in quel vortice. “Sì, sono scivolata in un periodo di dipendenza affettiva, nonostante avessi reagito mi sono trasformata in uno zombi”, ha confessato, aggiungendo che è poi riuscita a superare brillantemente il periodo buio.

Belve, Roberta Bruzzone: il legame con il marito Massimo e perché non ha voluto avere figli

Roberta Bruzzone è sposata con Massimo, un funzionario di polizia. Sbocciò l’amore durante una grigliata: “Mi è piaciuto subito fisicamente, è l’uomo proprio che piace a me. Siamo un monolite, siamo fatti l’uno per l’altra. Lui è molto lineare, come me. Mai avuto problemi con corteggiatori o corteggiatrici semplicemente perché non si avvicinano. Non siamo ambigui”.

La criminologa non ha figli, per scelta: “Non li ho voluti anche per egoismo, la vita che faccio mi piace troppo. Poi sarei stata una pessima madre, troppo protettiva, ingombrante, esigente. Ma parliamoci chiaro, il desiderio profondo non lo ho mai provato. Non me la sono sentita”.

Infine ha raccontato del rapporto che ha con il suo fisico e dei ritocchini estetici: “Sì, mi piaccio fisicamente. Mi do 7. Non sono una top model, dai facciamo 7,5. Non mi piacciono le mie mani. Punturine? Sì, le ho fatte, ma più in passato, all’alba dei 50 anni mi piaccio di più. Mai fatto botox e chirurgia estetica, solo collagene”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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