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Che fine hanno fatto i servizi lanciati nei salotti di Barbara d’Urso dal vocione inconfondibile e ‘trash’ dello speaker Andrea Piovan? Giusto per intenderci, quello che ha reso tormentone ‘Chi è Mark Caltagirone?’. Gli affezionati alle trasmissioni della conduttrice partenopea in forza a Mediaset hanno notato che ormai da settimane i programmi di Barbarella hanno rinunciato alle presentazioni in grande stile targate Piovan. Perché? A spiegare la scelta del ‘ridimensionamento’ è stato Giuseppe Candela, in un articolo pubblicato su Dagospia.

Innanzitutto è opportuno sottolineare che Piovan continua a lavorare per le trasmissioni di Barbara d’Urso, ma lo fa in modo diverso. Vale a dire che non dà più quel tono da cardiopalma ai servizi. Candela spiega che tale scelta, quella cioè di abbassare il volume e la caricatura dei servizi proposti dagli show della d’Urso, sia stata dettata da Mediaset. Motivo? “L’azienda ha deciso di frenare la deriva trash dei servizi, riportandoli a toni decisamente più bassi”, si legge sul portale diretto da Roberto D’Agostino.

Dunque la linea del Biscione sarebbe stata quella di porre un argine ai decibel degli speakeraggi di ‘d’ursiana memoria’, che sono stati persino motivo di parodia nel programma della concorrenza diretta, quello di Rai Tre, Che Tempo Che Fa, talk condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto.

Barbara d’Urso e l’allarme ascolti: qualcosa è cambiato e il vento non è più in poppa

Negli ultimi mesi, vocione a parte di Andrea Piovan, Barbara d’Urso non riesce più a trasformare in ‘oro televisivo’, cioè in ascolti record, tutto ciò che passa nei suoi salotti. La flessione di share e ascolti assoluti è evidente e coinvolge tutti le sue trasmissioni: Pomeriggio 5 (spesso battuto da La Vita in Diretta targata Alberto Matano), Domenica Live (vinta sovente da Da noi… A ruota libera di Francesca Fialdini) e Live – Non è la d’Urso (persino quasi triplicato dalla fiction di Rai Uno Mina Settembre nell’ultimo appuntamento).

Il vento, numeri alla mano, non sembra più essere in poppa per la conduttrice campana. Chissà se si tratta di un calo temporaneo oppure se qualcosa di più radicale è mutato nei gusti dei telespettatori.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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