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Nelle scorse Mediaset ha deciso di dare una ‘ripulita’ al profilo Instagram di Pomeriggio Cinque, levando non pochi contenuti in cui come protagonista figurava Barbara d’Urso. Come è noto la conduttrice campana è stata sostituita dalla conterranea Myrta Merlino. Sarà quest’ultima a guidare il talk dal 4 settembre in poi. Tornando alla questione social è bene rimarcare che non tutti i post con la d’Urso sono stati eliminati. Scorrendo la bacheca se ne trovano diversi. Il gesto, però, è eloquente: dare un taglio al passato. Ok, bene, ma la domanda è: era opportuno agire in questo modo, alla luce anche di come sono finite le relazioni tra ‘Barbarella’ e il Biscione?

La risposta è che si poteva anche evitare. Perché, parliamoci chiaro, una pagina Instagram di una trasmissione tv è sì una sorta di biglietto da visita del programma, ma è altrettanto vero che, nel caso di Pomeriggio Cinque così come di molti altri account, bastava aspettare che venisse postata una decina di nuovi post e il faccione della d’Urso sarebbe finito in coda. Insomma, è sembrato che qualcuno, tra chi ha le chiavi degli account social dello show, abbia voluto infilare il dito nella piaga.

La d’Urso non ha reagito in alcun modo pubblicamente, ma è fuor di dubbio che avrà pensato tra sé e sé che un simile trattamento non se lo merita. Sui motivi che l’hanno portata lontana da Mediaset c’è ancora molto da scoprire. Si è compreso però in modo più che limpido che la conduttrice non solo avrebbe voluto proseguire la sua avventura a Pomeriggio Cinque, ma avrebbe anche desiderato avere un nuovo show in prime time. I vertici di Cologno Monzese, dopo aver fatto i conti, pare che abbiano ritenuto l’investimento non all’altezza.

Denti avvelenati…

Si ripete che è successo quel che è successo e più di qualcuno, per come è finita, ha il dente avvelenato. A volte, però, sarebbe meglio ingoiare un po’ di fiele e non scadere in gesti non troppo signorili, per usare un eufemismo.

La vicenda della d’Urso ha inoltre portato a galla una verità tanto cruda, quanto spietata, seppur poco raccontata. Quasi sempre, nei rapporti di lavoro, figuriamoci quelli riguardanti la tv, non c’è retorica che tenga: ci possono essere tutte le amicizie del mondo, si possono avere una marea di attestati di stima alle spalle da dirigenti e padroni. Quando però i risultati vacillano, non c’è da illudersi. Può arrivare una pedata in quel posto lì, con tanto di arrivederci e grazie.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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