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La stagione tv volge al termine e già si sta pensando alle mosse per organizzare i palinsesti 2022/2023. In casa Mediaset c’è parecchio fermento e, soprattutto, dallo scorso anno, c’è la volontà di cambiare rotta su alcune scelte editoriali. Pier Silvio Berlusconi, in modo chiaro e netto, nell’estate 2021, quando si è trattato di giustificare l’archiviazione di Live – Non è la d’Urso e Domenica Live, spiegava che ormai il tempo dei programmi ‘ibridi’ di infotainment era finito e che quindi bisognava spingere su un’informazione più “pura” oppure su show incentrati esclusivamente sull’intrattenimento. Un diktat che si è applicato con effetto immediato, con appunto Barbara d’Urso che si è ritrovata orfana delle sue creature, ad eccezione di Pomeriggio Cinque che però ha rinunciato alla parte “gossip”. E nel 2022/2023 che succederà?

La posizione della conduttrice campana non è più solida come un tempo, anzi traballa vertiginosamente. A dicembre 2022 le scadrà il contratto con Mediaset e le parti, per ora, sembrano abbastanza lontane. Ci sono due motivi per cui “Barbarella” rischia la “disoccupazione”. Il primo è relativo ai risultati, che non sono più quelli degli antichi fasti. Pomeriggio Cinque, dopo una partenza difficoltosa, si è stabilizzato, navigando intorno 14/15% di share, venendo però puntualmente battuto da La Vita in Diretta di Alberto Matano. Se si decidesse di cambiare tono e registro c’è pronta Simona Branchetti che ha già sostituito la d’Urso nelle fasce festive con Pomeriggio Cinque News.

C’è poi il capitolo La Pupa e il Secchione: lo show è in media con i non entusiasmanti risultati di Italia Uno. Dunque non ha fatto peggio di altre trasmissioni. Il fatto è che la d’Urso era stata chiamata per far fare, sempre sul fronte ascolti, il salto di qualità, che non c’è stato. Inoltre alcuni ben informati sostengono che i vertici del Biscione non siano affatto contenti di aver visto un programma di nuovo costruito sulle cosiddette dinamiche “trash”.

E quindi? E quindi la partita del rinnovo del contratto della campana è ancora tutta da giocare ma non è detto che l’operazione vada in porto. D’altra parte Mediaset, con il caso Alessia Marcuzzi, ha fatto ben capire la strada che ha deciso di percorrere. Stop a contratti faraonici e a tempo: anche i big possono essere pagati a progetto, cioè a singolo show, prendere o lasciare. Si sa come è finita con la Marcuzzi: c’è stato l’addio. A oggi la “Pinella” è sempre ferma ai box. Si è mormorato di recente un forte interessamento della Rai ma sembra che le trattative siano in alto mare. Anche lei rischia altri mesi di “disoccupazione”.

Un altro che rischia di rimanere a casa è Filippo Bisciglia: Temptation Island non dovrebbe andare in onda a giugno/luglio (forse sarà rispolverato a fine estate/ inizio autunno). Se il reality delle corna salta, anche il conduttore campano si ritroverà con le mani in mano. C’è poi la situazione di Ilary Blasi che sta collezionando una serie di passi falsi non indifferente.

Dopo aver abbandonato la guida del Grande Fratello VIP nel 2018, ha condotto Balalaika, il Summer Festival, Eurogames, Star in the Star e due edizioni dell’Isola dei Famosi. Tutti show che hanno raccolto dati poco appetibili (Eurogames e Star in the Star sono addirittura stati due caporetto). Pure l’attuale edizione dell’Isola sta faticando non poco. Resta da capire se i piani alti di Cologno Monzese punteranno di nuovo sulla moglie di Totti oppure no.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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