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Il debutto di Avanti un Altro! Pure di Sera aveva fatto il pieno di ascolti tv con 4.109.000 spettatori pari al 17,59% di share. Dopo due mesi di messa in onda, Paolo Bonolis sta facendo registrare gli stessi ascolti che otteneva Live-Non è la d’Urso. Quasi due milioni di spettatori in meno rispetto all’esordio ed è ciò che sta accadendo al conduttore e al suo game show trasmesso alla domenica in prima serata. La puntata del 9 maggio 2021 ha conquistato soltanto 2.439.000 spettatori pari all’11,5% di share, mentre nella presentazione 2.342.000 spettatori e il 9,4%.

Tra i concorrenti della puntata serale di Avanti un Altro c’è stato Ruggero Freddi, famoso nel mondo con il nome di Carlo Masi per essere un attore di film gay. L’esperienza dell’uomo è stata molto breve dal momento che ha sbagliato alla prima domanda e il conduttore l’ha salutato velocemente. Sui social ha dichiarato che sarebbe stato censurato ad Avanti un Altro. Ha racconto di aver deciso di partecipare alla trasmissione di Bonolis perché per lui queste sono importanti occasioni per dare visibilità a persone che di visibilità nel nostro paese ne hanno poca.

Alla fine della sua presentazione avevo salutato tutte le persone trans, le quali vengono spesso dimenticate, con il caro augurio di terminare presto il loro percorso e di realizzare il loro desiderio di esprimere esteriormente il sesso che sentono da sempre come il proprio:

“Scopro solo ora, vedendo la puntata in tv, che il mio augurio è stato cancellato. Questione di tempi televisivi? Direi che di tante sciocchezze che potevano essere editate è stata editato un importante messaggio di inclusione sociale. Grande delusione”

Avanti un Altro, Ruggero Freddi censurato? “Non è la prima volta che mi capita”

Ruggero Freddi, poi, si è lasciato andare ad una considerazione, sostenendo che a quanto pare la Rai non è la sola a censurare e non è la prima volta che gli capita. Questo discorso va a legarsi alla denuncia di Fedez che ha accusato la Rai di censura per il suo intervento fatto sul palco del Concertone del Primo Maggio in difesa dei diritti civili e l’appoggio al ddl Zen.

Questo ha scosso gli equilibri a Viale Mazzini. Tra i tanti che si sono esposti anche il vicedirettore di Rai3 Sigfrido Ranucci sostenendo che la censura non c’è mai stata e la Rai ha chiesto scusa per la gestione della situazione.

Marco Santoro

Appassionato da sempre di gossip e tv, ne scrive da cinque anni. Come autore radiofonico ha firmato undici programmi, come produttore e conduttore è stato on air a Generazione Talenti, intervistando i ragazzi di Amici e di altri talent. Gestisce il sito di un cantante italiano. È impegnato nella presentazione di spettacoli e in attività manageriali.

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