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Tutto nacque per caso 12 anni fa: una chiamata come tante ed un profilo fake su Facebook. Sono questi i due fattori che hanno partorito l’amicizia che Aurora Ramazzotti e Sara Daniele (entrambe 24 anni) condividono da più di un decennio. Intervistate dal Corriere della Sera, le due giovani hanno spiegato dettagliatamente i segreti del loro ferreo legame. Un legame che alimentano quotidianamente e soprattutto grazie al supporto reciproco che si danno dei momenti spensierati e in quelli più difficili.

“Willy il Coyote e Beep Beep. Dove io sono il Coyote…”, scherza la figlia di Eros e Michelle. Le fa eco l’amica che, invece, preferisce accostarsi ai leggendari Stanlio e Ollio: “Siamo agli opposti, io impulsiva, lei riflessiva, e ci siamo integrate fino a formare una cosa sola: ormai gli autografi di Eros li chiedono a me!”.

Riprende parola Aurora che spiega che la prima cosa che l’ha spinta ad avvicinarsi alla Daniele è stata la sua “simpatia unica: romanaccia, senza peli sulla lingua. Mi ha fatto sentire meno in difetto con la mia rozzaggine”. La conduttrice 24enne scende poi più nel profondo e assicura che la figlia di Pino “quando vuole bene a una persona è una certezza. E ha la capacità di non dare troppa importanza alle cose che non l’hanno: le ho sempre invidiato la leggerezza”.

La parola ritorna a Sara che descrive l’amica come una “anima pura” che considera “più di un’anima gemella”. Spazio quindi a quando si sono conosciute: “Ci siamo scelte come sorelle. Nel periodo più difficile della mia vita è riuscita a scavalcare un muro impenetrabile e di questo le sarò sempre riconoscente: Aurora non mi chiedeva semplicemente come stavo, lei stava male con me”.

Si è parlato prima di una telefonata e un profilo social fittizio all’origine dell’amicizia. La Ramazzotti racconta i dettagli della vicenda:

“Erano i tempi in cui impazzava Facebook e proliferavano i fake… Un giorno sono al telefono con la mia amica Leonetta Fendi e mi dice che lì con lei c’è Sara Daniele che vuole salutarmi. Confesso che non avevo associato il nome al padre… Me la passa e lei entusiasta dice: “Ciao Auri! Come stai?”, come se ci conoscessimo benissimo. Viene fuori che per mesi aveva chattato con un mio profilo falso…”.

Il primo incontro di persona avvenne invece negli studi di ‘Io canto’, con Aurora che si fece accompagnare per conoscere Sara dal vivo. Mai scelta fu più azzeccata visto che da quel momento le due ragazze non hanno più smesso di frequentarsi. Quando si chiede alla figlia di Eros se in qualche modo abbia influito il fatto che sia lei sia Sara abbiano genitori famosi, rivela dei dettagli inediti riguardanti suo padre e Pino.

“Non ho altre amicizie con figli di cantanti famosi. Non perché siano antipatici, ma perché nei figli d’arte c’è una ricerca inconscia di normalità. E poi i nostri genitori erano completamente diversi, dal punto di vista musicale. Erano anche un po’ distanti, avevano avuto degli attriti…”.

Capito morte di Pino Daniele: per Sara è stato un periodo difficile. Aurora ricorda che l’episodio della scomparsa dell’artista è stato inaspettato e che in quel momento ha sentito di “doverla proteggere”. “Ho cercato – aggiunge – di accoglierla ancora di più nella mia famiglia. È stata dura per lei: doppio funerale, tutti che volevano vedere, toccare, dare l’ultimo saluto al suo papà privato, gli sconosciuti che la fermavano per strada per le condoglianze riaccendendo un dolore perenne. Le riconosco come un pregio il fatto di non aver mai avuto paura a entrare in contatto con i suoi sentimenti”.

Si è detto che è tramite Sara che Aurora abbia conosciuto il suo attuale fidanzato Goffredo Cerza. In realtà, spiega la Ramazzotti, le cose sono andate in maniera differente. “Mi sono fatta Cupido da sola! Se aspettavo lei... – narra sorridendo la figlia della Hunziker -. Erano in classe insieme e io continuavo a chiederle di presentarmelo. Poi ho ricambiato perché Marco, il suo fidanzato, gliel’ho presentato io”.

Infine Aurora torna a parlare dei rapporti tra Pino ed Eros. Rapporti che si appianarono grazie a un’esperienza che fecero in Perù Sara e la Ramazzotti appunto. Alla Daniele venne l’idea di andare a fare volontariato nel Paese sudamericano, tramite la sua scuola, in età adolescenziale. “Era stata lei a proporlo con il solito entusiasmo, poi però le era venuta paura e come sempre sono stata io a concretizzare”, spiega Aurora che conclude: “Fu allora che i nostri genitori ricominciarono a parlarsi e sono felice che sia stato per noi. In Perù abbiamo costruito campi da calcio e da basket, case prefabbricate nelle favelas, risistemato scuole. Lì ho imparato cosa vuol dire dare senza aspettare niente in cambio”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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