Chi conosce un poco il mondo degli influencer sa bene che quando su un contenuto viene messa la scritta “supplied” o “in collaborazione con” significa che il personaggio di turno sta ricevendo servizi o altri benefit gratuitamente per dare visibilità a una determinata cosa. Insomma, sta sponsorizzando. Il terremoto che ha travolto Chiara Ferragni ha scosso non soltanto la vita dell’ex moglie di Fedez, ma più in generale la categoria degli influencer. L’ultimo caso curioso che conferma come da parte di alcuni consumatori ci sia molta più attenzione sul lavoro di sponsorizzazione dei fenomeni del web è quello che riguarda Aurora Ramazzotti.
La figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti sta trascorrendo dei giorni di vacanza al Mangia’s Brucoli, in provincia di Siracusa. Con la struttura ha stretto un contratto. Infatti nelle sue Storie Instagram ha specificato la partnership attraverso la dicitura “In collaborazione con”. Non è la prima. Sono anni che le influencer vengono ospitate gratuitamente in alberghi e ristoranti, con i titolari degli esercizi che sperano di avere in cambio visibilità e quindi nuovi clienti. Il vento però sta cambiando. Di recente alcune strutture che hanno ospitato Chiara Ferragni e sua madre Marina Di Guardo sono state raggiunte da una raffica di critiche, con diversi utenti che hanno fatto sapere di non volere alloggiare in alberghi che danno servizi gratuiti a tali influencer. Gli hotel in questione si sono persino ritrovati a chiudere i commenti delle loro pagine social.
Critiche al resort che ospita Aurora Ramazzotti
Si arriva ad Aurora Ramazzotti. Sotto al profilo Instagram del Mangia’s Brugoli, dopo la sponsorizzazione della figlia di Ramazzotti, si è fatta viva qualche persona. “Stop adv stop supplied”, la tuonata di un utente a cui se ne è aggiunto subito un altro: “C’era bisogno di farvi scroccare la vacanza dalla figlia di?“. E ancora: “Bel posto, peccato che non ci verrò, visto che non voglio pagare le vacanze agli influencer”; “Quindi alla Ramazzotti, alla famiglia di Maio e non so chi altro offrite il soggiorno e quello che avete investito viene caricato poi sui clienti che pagano! Fanno bene loro a sfruttarvi ma dovreste un attimo rivedere come tutti le strategie di marketing. Vedere vacanze a scrocco ha stufato, investite su altro“.
Commenti simili, prima dello scoppio del pandoro gate, non se ne trovavano oppure erano voci isolate. L’aria sembra che sia cambiata e non poco. Sta montando sempre più il disappunto nei confronti degli influencer che si godono vacanze gratis in cambio di qualche storia o post su Instagram. Secondo alcuni esperti di marketing diverse attività imprenditoriali si stanno domandando se tale strategia sia ancora al passo con i tempi e se sia giunto il momento di cambiare approccio. Va da sé che a rimetterci potrebbero esserci proprio gli influencer che stanno vedendo la credibilità del loro settore essere messa sempre più in crisi.