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maria de filippi ascolti giù uedAscolti Uomini e Donne: è profondo rosso, ma non è colpa di Maria De Filippi. Ecco perché

Non decolla Uomini e Donne a cui è stato dato un nuovo volto nel rispetto delle norme anticontagio da coronavirus. Gli ascolti sono in parabola discendente. Ciò che balza subito all’occhio è che lo show ha ripreso ad andare in onda nella nuova veste lunedì 20 aprile con il 15,14% di share (3.445.000 spettatori), per poi scendere in picchiata: martedì 21 aprile 13,22% di share (2.323.000 spettatori),
mercoledì 22 aprile 12,38% (2.106.000) e giovedì 23 aprile 11,54% (1.841.000). Insomma, nel giro di tre giorni il programma ha fatto un tonfo in termini di ascolti, segno che una buona fetta di affezionati non hanno trovato avvincente la versione ‘modificata’. Dunque? Dove sta l’inghippo? Maria De Filippi stavolta ha toppato? Non proprio…

UeD, nella nuova versione manca il ‘sale’

Maria è sempre Maria e, per prima cosa, bisogna darle atto che anche in una situazione emergenziale come quella attuale è stata la prima a tornare in onda. Il punto a sfavore sono gli ascolti: ma anche qui non c’è molto da fare. Uomini e Donne da sempre è un programma ‘fisico’ e soprattutto di ‘scontro’. Il sale dello show è proprio contrapporre visioni differenti, personalità variegate, siano esse impersonate da tronisti e corteggiatrici giovani, siano esse impersonate da figure del Trono Over. Gemma e Tina hanno fatto scuola con le loro liti. Ma tutto questo, nella versione ‘virtual’, non può esserci. O per lo meno non può esserci in modo spontaneo, fulmineo e diretto. Come avviene in un salotto televisivo. E se viene a mancare la dinamica dello ‘scontro’, tutto diventa meno digeribile. Inoltre, non c’è più la dimensione corale dello show, altro tratto che fa perdere appeal.

Uomini e Donne, Maria De Filippi e il coraggio di osare

Maria De Filippi ci ha provato, ma per ora il risultato non è quello sperato. Tuttavia, non c’erano molte altre strade da percorrere per riportare in onda lo show. Forse si sarebbe potuto attendere, ma fino a quando? Che ben vengano quindi le novità, le sperimentazioni (se non si fanno ora, quando?), gli azzardi. Il coraggio va sempre e comunque premiato.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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