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anna foglietta primo pianoAnna Foglietta a gamba tesa sul Festival di Sanremo (“Alcuni sketch imbarazzanti”) e su Ultimo (“Stia calmo”): l’intervista fiume, nessuno risparmiato

Anna Foglietta a ruota libera. La conduttrice del Dopofestival è intervenuta poche ore fa ai microfoni di Radio Capital (nella trasmissione Circo Massimo, guidata dal giornalista Massimo Giannini) e non ha risparmiato nessuno, entrando più volte ‘a gamba tesa’ sulla kermesse appena conclusasi. “[Sanremo] è stato un frullatore incredibile, ma non direi che è un’esperienza indimenticabile”, ha esordito, parlando di “emozioni fortissime”, ma anche di perdita di fascino del Festival per chi lo vive da dentro. “È tutto rapido non c’è il tempo di costruire un pensiero artisticamente più alto. Ma mi sono sentita libera, nessuno mi ha detto ‘questo sì e questo no’”. Largo poi alle opinioni sui conduttori e sui cantanti, specialmente quelli più chiacchierati del momento: Ultimo e Mahmood.

“Non mi sono piaciuti gli sketch, alcuni erano imbarazzanti”

A me Baglioni piace sempre, non riesco a criticarlo. Bisio, invece non è riuscito a esprimersi per quello che è e per come voleva: è un grandissimo mattatore ma è partito con il piede sbagliato e non è riuscito a sbloccarsi”. Virginia? “La Raffaele è riuscita a dimostrare, in parte, la sua verve da prima donna. Rispetto a Bisio l’ho vista più morbida, più allineata a un certo tipo di intrattenimento”. Arriva quindi l’affondo sui siparietti: “Non mi sono piaciuti gli sketch, alcuni erano imbarazzanti”. L’attrice ha inoltre spiegato che si attendeva un Festival più politicizzato sulla questione migranti. Tuttavia ha poi affermato che “quelle polemiche potevano risultare sterili e pretestuose”. In qualche modo però la questione è comunque entrata nel dibattito, grazie alla vittoria di Mahmood: “Fa politica suo malgrado, è l’emblema del fallimento del pensiero salviniano”.

“Ultimo deve stare molto calmo: è un ragazzo e un artista splendido, ma ha fatto un autogol”

Sia Ultimo che Mahmood appartengono a una generazione di ragazzi pensanti che non accettano il pensiero razzista ed esclusivista”, ha aggiunto, dedicandosi poi al capitolo giornalisti contro artisti e giuria solo popolare sì o no. “Secondo me è giusto che giuria di qualità e giornalisti siano determinanti, altrimenti ci saremmo trovati sul podio sempre cantanti molto amati dai ragazzini, come quelli che escono da Amici, e non avremmo avuto un’evoluzione reale della musica”, ha argomentato. Sfuriata di Ultimo? “Deve stare molto calmo: è un ragazzo e un artista splendido, ma ha fatto un autogol (…) Uno che in 13 mesi è arrivato primo fra le nuove proposte e secondo fra i big non si può proprio lamentare“.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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