Andrea Delogu sta vivendo un “momento devastante”. Lo ha detto lei stessa pochi giorni fa. Sono le uniche parole che ha rilasciato dopo la drammatica morte del fratello 18enne Evan Oscar, deceduto in un incidente stradale (il ragazzo si è schiantato contro un palo con la sua moto a Bellaria Igea Marina). La conduttrice in forza alla Rai è chiusa in un profondo dolore. E pubblicamente ha optato per il silenzio. Una reazione normale, ma a cui non siamo più abituati, soprattutto quando prendiamo in considerazione persone del mondo dello spettacolo.
E il problema non è il pubblico, ma sono le stesse ‘star’ che, negli ultimi anni, complice anche l’avvento massiccio dei social, sentono la necessità di ‘esserci’ sempre, di dare spiegazioni, di alimentare la cosiddetta tv del dolore che si è poi propagata alle piattaforme web. Così, c’è chi rimane perplesso nel vedere che Delogu sta zitta, non commenta a livello pubblico la dedica a lei indirizzata a Ballando con le Stelle, non scrive post di ringraziamento ai followers che le hanno espresso cordoglio.
La cosa disorientante è che l’atteggiamento di Delogu, chiusa in un lancinante dolore, sembra ‘anormale’, in quanto ormai, troppo spesso vip o presunti tali quando vivono tragedie e drammi ce li si ritrova subito dopo in tv, a esternare tutta la loro sofferenza. Oppure sui social, a dire quanto patiscono, a ringraziare i followers o a litigarci perché peccano di sensibilità. E tutto deriva solamente da una cosa, quel già citato bisogno di ‘esserci’, anche quando la vita dà scoppole pesanti.
Delogu ha invece avuto la reazione più normale che si possa avere innanzi a una sciagura come la morte di un amato fratello giovanissimo. Non ha voglia di tornare in tv (infatti il suo programma su Rai Due, La Porta Magica, è sospeso almeno fino al 7 novembre compreso), non ha voglia di dire ai suoi followers come si sente, non ha voglia di dare a persone che non conosce alcun tipo di spiegazione. Perché una tragedia simile una spiegazione non ce l’ha. E quindi sta affrontando la perdita nel modo più consueto, vicino ai suoi familiari e agli amici stretti, provando a condividere con loro la sofferenza.
In fondo, spartire il dolore è l’unico briciolo di sollievo possibile in determinate situazioni. E che ben venga che ci siano ‘famosi‘ che non si sentano in dovere di informare i followers, ossia il pubblico, sui fatti loro e sui loro patimenti. Anche perché il sospetto è che qualcuno, seppur con poca consapevolezza, troppo spesso giochi la carta dell’autocommiserazione.

