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Alex Belli lo ha detto in modo educato e prendendola larga, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: a Tale e Quale Show bisognerebbe rivedere in parte il regolamento perché, per come funziona ora il programma, ci sono troppi divari e distanze tra i concorrenti. Certo è vero che si tratta pur sempre di una trasmissione televisiva e la priorità è l’intrattenimento, ancor prima che la competizione. Migliorare, però, si può, perché una competizione con regole eque ha le potenzialità per innescare maggior appeal sul pubblico. Emblematico in tal senso Ballando con le Stelle in cui la gara è assai agguerrita e serrata.

A proposito del talent di Milly Carlucci, Belli vi ha fatto riferimento dopo che è terminata la puntata di Tale e Quale in onda venerdì 13 ottobre. L’attore, con un paio di ‘cinguettii’ divulgati su X (l’ex Twitter), ha fatto intendere che lo show di Carlo Conti ha dei presupposti di partenza sbagliati per quel che riguarda il cast dei concorrenti.

“Piccola considerazione… A Ballando con le stelle da regolamento se sei un ballerino professionista non puoi partecipare al programma, idem Masterchef. Se hai fatto il cuoco professionista non puoi accedere al programma perché sarebbe tutto molto facile. Un po’ come la Pubblicita del Super Enalotto… non è polemica è solo una riflessione…”

Invece la polemica c’è, eccome. E non è nemmeno pretestuosa o campata in aria. Ha una logica più che condivisibile. Che senso ha mettere a confronto Alex Belli, Pamela Prati, Maria Teresa Ruta, etc etc… con Lorenzo Licitra o Gaudiano, giusto per citare due concorrenti dell’edizione in corso, che di mestiere fanno i musicisti? La riflessione dell’attore e fotografo parmense ha trovato il parere favorevole di diversi utenti. Ad uno di questi Belli ha risposto, spiegando ulteriormente il suo pensiero:

“Io ricordavo il format originale, dove la sfida era: “Vediamo persone note imitare qualcosa di estremamente diverso dalla loro fisionomia e vocalità…”. Tanto più che il divertimento e l’intrattenimento era basato su quello! Se dobbiamo fare Sanremo o basarci sui dei virtuosismi canori, forse lo spirito iniziale del format si è un po’ perso!?”.

Una simile stortura è presente anche in un altro format del prime time di Rai Uno, The Voice Senior. Anche nello show condotto da Antonella Clerici si alternano musicisti amatoriali e cantanti professionisti. Una sfida che diventa impari. Come poc’anzi accennato c’è da dire che si sta parlando sempre di programmi televisivi votati al puro intrattenimento e non a gare e concorsi. Detto ciò, qualcosina per sistemare la situazione, a livello di regolamento, lo si potrebbe fare. Alex Belli ha avuto non poche ragioni quando ha sollevato la questione.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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