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Clima tesissimo, di nuovo, tra Tommaso Zorzi e Mauro Coruzzi, alias Platinette. I due sono da sempre distanti circa alcune posizioni della comunità Lgbt. Nel corso della puntata del Maurizio Costanzo Show in onda in seconda serata mercoledì 1 dicembre, l’influencer e l’opinionista sono finiti ancora ai ferri corti, con uno assai scambio salato di battute. La ruggine è emersa nel momento in cui Coruzzi ha rivolto al sindaco di Milano Beppe Sala, anch’egli presente nel talk di Canale Cinque in qualità di ospite, una domanda sulle regole relative al portare le mascherine all’aperto in certe zone del capoluogo lombardo. Prima però che Sala avesse il tempo di rispondere, Zorzi si è inserito, replicando a Platinette che non ha preso di buon grado la faccenda.

Nella fattispecie Coruzzi ha chiesto al sindaco se ci fossero dei cartelli che indicassero dove bisogna precisamente indossare la mascherina all’aperto a Milano. “Sta al buon senso e alla coscienza di ognuno di noi, quando c’è tanta gente in centro, soprattutto nei periodi natalizi…”, la replica di Zorzi. “Se può parlare il sindaco magari”, la fulminata di Platinette. Sala ha cercato di smorzare la polemica con una battuta: “Lui (Zorzi, ndr) è il mio assistente”. Tommaso ha subito sibilato: “Dato che sono un cittadino anche io…”. Quindi la risposta seria del sindaco: “Milano non è grande, tutti sanno che si intende la zona che va dal centro a San Babila, non servono cartelli”.

La querelle è stata chiusa da Costanzo: “Lei, Platinette, abita a Milano, giusto? E va in giro vestito così e si preoccupa della mascherina”. Applausi in studio e risata. Tutto finito? Assolutamente no, perché nel corso della puntata si sono innescate altre scintille tra l’influencer e Coruzzi.

Platinette e Zorzi, volano gli stracci al Maurizio Costanzo Show

Nel dibattito è stato posto il tema di una pubblicità norvegese che ha mostrato un Babbo Natale gay. Giusto o sbagliato? “Non sappiamo se Babbo Natale sia gay o no. Perché non potrebbe essere gay? Chi l’ha detto?”, il ragionamento di Zorzi. “Una questione senza fondamento – la chiosa piccata di Platinette -, questo è ritrasformare a immagine e somiglianza di un orientamento delle categorie che di per sé non richiamano ai gusti di letto. Così come non mi piace l’idea che adesso il mondo Lgbt sia diventato un mercato”.

“Io sono d’accordo…”, ha abbozzato Zorzi, fulminato di nuovo da Coruzzi: “Stavo finendo la frase… Ciascuno di noi ha un orientamento, il proprio non deve prevalere su quello altrui. Io non grido tutti i giorni sono etero o gay. Siamo esseri umani, punto e a capo”. Tommaso, però, non ha mollato la presa ed ha ri-abbozzato un  “non sono d’accordo”. Altra tuonata di Platinette: “Se non sei d’accordo saranno cavoli tuoi”.

Per anni siamo stati vittime di un sistema eterocentrico…”, ha provato ad argomentare Zorzi, venendo ancora una volta pizzicato da Coruzzi, sempre più spazientito: “Ma se c’è la tv piena di fr…ci! Basta con questo vittimismo. Siamo ovunque, anche troppo”. A questo punto è intervenuto il padrone di casa, Maurizio Costanzo, che ha chiesto all’opinionista di far terminare il ragionamento all’influencer, senza continuare ad interromperlo.

“Non capisco cosa toglie agli etero il fatto che ci siano bandierine Lgbt dove prima non c’erano. Se adesso si strizza l’occhio ai diritti, non viene tolto nulla a nessuno”, ha detto il vincitore del Grande Fratello Vip 5. “Basta col vittimismo”, ha ribadito Platinette, più che fermo sulla sua posizione. Giù il sipario. Una cosa è certa: tra Zorzi e Coruzzi continua a non scorrere buon sangue.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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