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Uno dei pitbull di Tara Gabrieletto ha azzannato il viso di una bimba di un anno. Quella bimba oggi di anni ne ha tre ed è piena di cicatrici di cui a volte si vergogna. Il cane è di Tara, la bambina invece è figlia di Chiara Camerra: le due erano molto amiche, per la pelle, al punto da farsi un tatuaggio insieme. Erano a casa di Tara e stavano preparando il pranzo, erano in attesa di altri amici ospiti, quando d’un tratto Chiara ha sentito il cane ringhiare, si è voltata e ha visto una scena raccapricciante. Una scena che fa venire i brividi anche solo sentendone il racconto.

“Il cane aveva azzannato la faccia della bambina e la stava sbattendo in qua e in là come una bambola di pezza”, ha raccontato Chiara al Corriere della Sera. Era la mattina del 19 dicembre 2020, Tara aveva organizzato una grigliata tra amici e Chiara si era recata a casa sua la sera prima, insieme alla figlia. C’è stato un grande trambusto e tanta paura, il pitbull ha mollato la presa ma pare fosse sul punto di attaccare di nuovo la bimba. “Se non fossi intervenuta l’avrebbe uccisa”, ha aggiunto la mamma della vittima.

Hanno soccorso la bimba tamponando le ferite per fermare il sangue, che usciva da ogni parte del volto. “Il cane le aveva strappato mezza faccia, aveva tagli sulla testa e sulla fronte”, questo il racconto agghiacciante di Chiara. Ha vissuto un vero incubo. La piccola è stata ricoverata in terapia intensiva e ha subito diverti interventi maxillo-facciali, plastici ed oculisti. Tara Gabrieletto e Chiara erano come sorelle, in un primo momento hanno combattuto fianco a fianco poi una delle due è sparita. Queste le parole della madre della bambina:

“Tara mi ha dato il suo avvocato. Io in quelle settimane di emergenza Covid ero sempre in terapia intensiva dalla bambina e non avevo la testa per pensare ad altro. E così sono trascorsi i novanta giorni per poter fare querela e una causa penale. In quelle settimane mio padre l’ha pure aiutata a fare un trasloco a Roma, dopodiché lei è praticamente sparita. E ripensando poi a quello che mi diceva dopo l’incidente mi sono accorta che la sua preoccupazione erano stati i social, mi aveva chiesto di non parlare della vicenda per via del cane. Ho così deciso di cambiare avvocato”

Quindi il nuovo legale si è subito attivato. Ssebbene fossero scaduti i termini per una causa penale è riuscito a ottenere un maxi risarcimento da Tara Gabrieletto. O meglio dall’assicurazione. Il suo cane infatti era coperto da una polizza assicurativa: “Diciamo che è andata bene. 310 mila è un buon risarcimento, riguarda il danno alla bambina, morale e permanente, compreso quello estetico, riconosciuto al 30%. Ma la causa non è ancora chiusa e ora ci saranno tutte le altre parti da risarcire”. Ovvero i parenti. Questo avvocato insomma sembra non aver alcuna intenzione di lasciare intentato nulla.

Tara Gabrieletto fa silenzio sulla vicenda, parla solo tramite il suo avvocato. Sempre il Corriere ha riportato le parole del legale: “Che ci sia stato il danno siamo tutti d’accordo, ma nessuno ha raggirato né imposto nulla alla signora, che era maggiorenne e ha preso le sue decisioni in piena autonomia”. Così si sono difesi sulla questione della scadenza dei novanta giorni, scaduti sotto la guida dell’avvocato suggerito da Tara.

La bimba azzannata dal pitbull di Tara oggi vive negli Stati Uniti, il papà infatti è un militare americano e la famiglia si è trasferita in Virginia. La famiglia della bambina vorrebbe l’abbattimento del cane, Tara si oppone. Le due amiche non si parlano più: “E pensare che c’eravamo fatte lo stesso tatuaggio sulla mano promettendoci reciproco aiuto: ‘Promise'”.

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