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Ieri sera da Marina Grande di Sorrento, ridente cittadina balneare della Campania, è andato in onda su Raiuno lo speciale dedicato a Enrico Caruso, uno dei più grandi tenori italiani. La serata diretta dal regista Roberto Croce e condotta dal doppiatore e attore Luca Ward e dalla conduttrice televisiva Sonia Grey, oltre ad aver ricordato gli autori dei testi delle musiche italiane dall’Ottocento ad oggi, ed aver ospitato nomi importanti della canzone nostrana, per interpretare con gusto tutto personale i versi delle canzoni rimaste nella storia, ha voluto omaggiare con l’ambito premio “Enrico Caruso” la straordinaria bravura di Giulio Rapetti, da tutti conosciuto con lo pseudonimo Mogol, paroliere famoso e grandissimo amico dell’artista Lucio Battisti.

Le prime note suonate dall’orchestra del maestro Sandro Comini, sono state quelle di “Parlami d’amore Mariù” canzone scritta da Ennio Neri per la voce di Vittorio De Sica. A seguire “Pensieri e Parole” testo di Mogol per la voce di Battisti, canzone reinterpretata da Ron, e “Il tempo di morire” Mogol/Battisti, canzone reinterpretata da Sal Da Vinci. A conclusione di questa performance, Luca Ward ha poi parlato dei mitici anni ’60 e ’70, gli anni che hanno rivoluzionato le mode, le culture, la vita di noi italiani, epoche irripetibili di sperimentazione e con tante cose ancora da inventare.

Più tardi è stata la volta di “Impressioni di settembre” della PFM, canzone reinterpretata da Francesco Renga, di Emanuela Bianchini che ha ballato sulle note di “The Wall” dei Pink Floyd e di “The show must go on” dei Queen. Lo spettacolo è proseguito con “Io vivrò (senza te)” di Battisti, reinterpretata dalla cantante Nair, “A’ vucchella” scritta da Gabriele d’Annunzio, “Non ti scordar di me” di Beniamino Gigli, reinterpretata dall’artista Nando Citarella. Al termine di questa canzone, Luca Ward ha raccontato qualche aneddoto su Enrico Caruso e in particolare il suo grande amore per il mare di Sorrento e per la cantante d’opera Ada Giachetti.

Altre canzoni che si sono succedute prima dei saluti finali, sono state “Torna a Surriento” reinterpretata da Gianluca Terranova, prossimo interprete del film autobiografico su Caruso, “Va pensiero” dal Nabucco di Verdi reinterpretata dalla ballerina Emanuela Bianchini, “Il mio canto libero” reinterpretata da Nathalie, vincitrice dell’ultima edizione di X Factor, “La voce del silenzio” di Mina, reinterpretata da Nair, “Il paradiso” di Patty Pravo, reinterpretata da Helena Helwig, “L’immensità” di Don Backy, reinterpretata da Francesco Renga, “29 settembre” di Maurizio Vandelli (Equipe ’84), reinterpretata da Vittorio Matteucci, “Amor mio” di Mina, reinterpretata da Micaela, Sanremo giovani e “E penso a te” di Battisti, reinterpretata da Sal Da Vinci.

Ultimissime interpretazioni sono state “E lucevan le stelle” cantata da Gianluca Terranova, “Caruso” cantata ancora da Vittorio Matteucci, “I giardini di marzo” di Battisti, reinterpretata da Helena Helwig e “Mi sono innamorato di te” di Luigi Tenco.

Appuntamento al prossimo anno…

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