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Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi, 29 anni, è nella storia: oro olimpico nel salto in alto a Tokyo 2021 (a ex aequo con il qatariota Barshim). Un’esplosione di gioia incontenibile perché ‘Gimbo’ è così, follemente pazzo. Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo assolutamente fuori dagli schemi. Ma non un ‘dannato’: scrupoloso, con spirito di abnegazione, sportivo, il tutto condito da una travolgente simpatia e sana esuberanza. Tutte caratteristiche che si sono viste nella leggendaria nottata nipponica dell’1 luglio, quando si è messo al collo la medaglia più pregiata, subito seguito dal mitologico Marcell Jacobs, oro nei 100 metri. A colpire, durante i festeggiamenti di Tamberi, il gesso che lui stesso ha continuato a sventolare. “Road to Tokyo 2020”, c’è scritto su quel ‘cimelio’, che per Gianmarco ha un significato particolare.

Sulla pista del National Stadium di Tokyo, a un certo punto ecco spuntare il gesso che è già diventato il simbolo dell’impresa fatta a Tokyo perché racchiude una storia fatta di dolore e sacrificio. Un’emblema di resilienza, sudore e tenacia. Cinque anni fa Tamberi fu vittima di un infortunio grave. Quel gesso che oggi è apparso in pista è la testimonianza di quel momento buio: mancava un mese ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, ‘Gimbo’ era tra i favoriti ma non poté prendere parte alla gara. La diagnosi non lasciò scampo: lesione al legamento della caviglia sinistra e stop di almeno quattro mesi. Una mazzata difficile da digerire e non facile da superare. Non per lui, non per quel marchigiano tutto follia, fantasia, talento e sorrisi.

“Per me significa tutto questo gesso – ha detto Tamberi ai microfoni della Rai subito dopo la vittoria –. Mi ricorda il giorno in cui ho deciso di provarci”. Anche mamma Sabrina ha spiegato: “Temevamo che lasciasse, ci sono stati tanti bassi. Ma quando mio figlio si mette in testa una cosa la fa. Siamo contentissimi” .

Ho passato una settimana nel letto a piangere – ha detto sempre ‘Gimbo’ tornando ai giorni dell’infortunio –. Per giorni ho pensato di aver perso tutto quello per cui avevo lavorato, tutti i miei sogni. Ero in ospedale il giorno in cui ho deciso di provarci. Ho scritto Tokyo 2020 sul gesso e già sapevo che vincere sarebbe stato qualcosa di incredibile”.

Tamberi ha chiesto in sposa la fidanzata Chiara prima di partire per Tokyo

Tamberi, dopo l’oro, ha ringraziato la sua fidanzata, Chiara Bontempi, raccontando che la ragazza è sempre stata la sua prima tifosa sacrificandosi per lui. Un amore grande che presto sarà coronato dalle nozze. Gianmarco l’ha chiesta in sposa prima dell’olimpiade, pochi giorni prima di partire per Tokyo.

La relazione è solida e dura da circa dodici anni. Chiara è anconetana come Tamberi ed è nata nel 1995. Ha conseguito poi la laurea a Verona nel 2019 per poi lavorare facendo la spola tra Milano e Roma.

Subito dopo l’impresa del compagno, su Instagram ha postato lo scatto di Tamberi con il mano il gesso e con la scritta “Road to Tokyo 2020” con l’anno cancellato e l’aggiunta “2021”. “Non svegliatemi… che impresa”, ha dolcemente messo nero su bianco la donna.

Hai messo davanti alla tua vita la mia vita, hai trasformato i miei obiettivi nei tuoi obiettivi. Hai deciso di vivere al mio fianco come se fossi il mio sostegno quotidiano per arrivare dove io ho sempre sognato. Ogni istante che incrocio i tuoi occhi mi innamoro un po’ di più, sei semplicemente la donna che ho sempre sognato”. Così Tamberi su Facebook, divulgando il video della proposta di matrimonio. prima di volare nel Paese asiatico.

E ancora: “C’è solo un’ultima cosa che dovevo fare, e dovevo assolutamente farla prima di partire per queste mie prime Olimpiadi: volevo dimostrarti che sei in assoluto la cosa più importante della mia vita. Molto più importante di qualsiasi mio sogno o obiettivo. Renderti la donna più felice della Terra ha priorità su qualsiasi altra cosa”.

“Quindi ho deciso di metterti davanti a tutto. Non ho mai avuto alcun dubbio su chi avrei voluto avere al mio fianco per tutta la vita, volevo solamente trovare un momento speciale per dirtelo. A pochi giorni dall’evento più importante della mia carriera, vale mille volte di più di qualsiasi altro momento”, concludeva il campione azzurro.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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