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Record per Shaila Gatta e Mikaela Neaze Silva, le veline di Striscia la Notizia. Il 12 giugno, quando il noto tg satirico di Antonio Ricci chiuderà i battenti dando appuntamento al 2021/2022, taglieranno lo storico traguardo delle 903 puntate collezionate in quattro edizioni. Mai nessuno come loro: Elisabetta Canalis, Maddalena Corvaglia, Melissa Satta, Giorgia Palmas, per citare alcune delle ballerine più famose passate dal bancone dello show di Canale Cinque, si sono fermate molto prima. Gatta, di origine napoletana, ha parlato della sua carriera con il quotidiano Il Corriere della Sera, difendendo il suo essere una ragazza di “Secondigliano“.

Sono di Secondigliano, e ne sono fiera”, ha chiosato circa le sue origini, passando poi a spiegare perché ha un nome così particolare: “Questo nome l’ha scelto mia sorella che ha 5 anni più di me. Da piccola guardava Non è la Rai e c’era una ballerina che si chiamava Shaila Risolo, di cui era fan. Allora a mia madre, incinta di me, disse che dovevo chiamarmi anch’io così, che sarei stata mora e avrei fatto la ballerina”.

L’auspicio è stato più che propizio. Tornando a Secondigliano, la velina ha spiegato il motivo del suo orgoglio, ricordando che nell’immaginario collettivo il quartiere del capoluogo campano è visto come una zona “difficile, e purtroppo è anche vero”. Dall’altro lato ha sottolineato che come per “ogni realtà del mondo ci sono anche tanti aspetti positivi che raramente vengono messi in evidenza”. Così la Gatta ha rimarcato che nessuno si sofferma sull’accoglienza che offre Secondigliano oltre a ribadire che sarebbe opportuno, in certi frangenti, non solo porre attenzione sulle cose negative ma anche su quelle positive.

Capitolo famiglia e infanzia: Shaila racconta che fin da piccina si è impegnata assiduamente nella danza e nello sport. Inoltre ha dichiarato di essere legatissima alla sua famiglia, definita un nucleo “stabile e forte” che è stato in grado di insegnarle dei “valori”, proteggendola dalle cattive compagnie. A tenerla a debita distanza dalle combriccole poco raccomandabili c’è poi stato lo sport, una vera e propria “salvezza” che “allontana dalla strada”.

Ma quali discipline ha praticato? Roba forte. Infatti la velina si è prima cimentata nel karate per poi virare sulla boxe. A 16 anni è quindi arrivata la svolta: se ne è andata da Napoli, la terra che tanto ama. Da che cosa è stata spinta? “Era l’unico modo per fare quello che volevo, ballare, lavorare in tv. Mio padre era spaventatissimo, inizialmente non era d’accordo sulla mia scelta però ha avuto fiducia in me e oggi devo ringraziarlo tantissimo. Gli ho dimostrato che ero andata via non per un capriccio ma per un motivo vero”.

Sempre a 16 anni ha vissuto una situazione difficile e delicata. La Gatta racconta di essere stata “soggiogata da un uomo” che la  “trattava malissimo”, facendola sentire il “nulla cosmico”. “Mi rubava tutti i soldi che avevo in casa. Per anni mi sono incolpata di aver permesso tutto questo”, aggiunge. Fortunatamente da allora molte cose sono cambiate. A darle serenità e gioia anche il suo compagno, l’ex calciatore Leonardo Blanchard che gestisce un negozio di famiglia. “Mi fa stare bene ed è pieno di valori»”, chiosa

Quando le viene chiesto cosa la fa adirare, replica senza peli sulla lingua che ciò che le fa perdere le staffe sono coloro che insinuano che per essere “arrivata” a Striscia e ad avere un po’ di successo “chissà con chi sono andata a letto”. Shaila tiene a precisare che nella vita un simile “atteggiamento non gratifica mai e nel momento in cui ti dai una volta rimarrai per sempre solo per quello”.

Un grazie va poi ad Antonio Ricci che ha creduto in lei e che lo reputa una “fonte continua di orgoglio”. Come si vede in futuro? Cosa farà? Da prossimo anno non sarà più dietro al bancone di Striscia. Per il momento ricorda che l’attendono tre mesi a Paperissima Sprint. Poi si metterà a “studiare, studiare, studiare” per provare a coronare il suo sogno: fare la conduttrice.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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