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Vita agiata, figlio d’arte, tanti soldi in tasca: si potrebbe pensare questo di Christian De Sica, il cui padre fu Vittorio, uno dei registi cinematografici più noti e talentuosi di sempre. Invece la sua esistenza, dal punto di vista economico, non è sempre stata rosa e fiori. Anzi, da giovane, assieme alla moglie Silvia Verdone, sorella del regista e attore Carlo, la strada fu parecchio in salita.

In tempi non sospetti Christian ha rivelato, tramite un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, che il padre, quando morì nel 1974, lasciò parecchi debiti alla famiglia. Vittorio aveva il vizio del gioco, che lo portò a dissipare il suo patrimonio. Una situazione che per un periodo ha portato Christian e Silvia (i due si sono sposati nel 1980 e si conobbero in adolescenza, essendo De Sica compagno di scuola e amico di Carlo, oggi suo cognato) a provare nel vero senso della parola la fame, i cosiddetti ‘crampi allo stomaco’.

Io e Silvia, mia moglie, abbiamo proprio sentito i crampi allo stomaco. Quando ci siamo conosciuti mio padre era morto da poco, io ero senza una lira in tasca, solo i debiti precedenti”, ha raccontato Christian che ha aggiunto: “Che fame! All’epoca saltavamo i pasti, e pensare che vengo da una famiglia all’antica, dove dovevamo stare tutti a tavola e si mangiava dal l’antipasto al gelato. Sempre. Infatti superavo i cento chili, avevo un po’di pancia, insomma ero grassottello. E da bravo figlio di borghesi andavo a scuola con l’autista”.

Per i debiti lasciati da papà Vittorio le cose cambiarono rapidamente. Christian, per rendere l’idea del momento di ‘magra’ che trascorse con quella che poi sarebbe diventata sua moglie, ha raccontato un aneddoto assai curioso. “Mentre i primi tempi con Silvia una vera tragedia economica, l’esatto opposto. Una volta – ha narrato – giravo un film in Francia, e parliamo della fine degli Settanta, a colazione ci davano due uova con la pancetta, io le prendevo e le davo a mia moglie. Per me era il digiuno”.

Nonostante tutto il legame con Silvia non si è mai spezzato. Anzi, nelle ristrettezze la coppia ha trovato una forte unione che dura tutt’oggi e che ha dato due frutti d’amore, Brando e Maria Rosa. Dopo i primi tempi di boccheggiamento economico, De Sica ha spiccato il volo nel mondo del cinema e dello spettacolo, divenendo una delle icone italiane della comicità. La Verdone non lo ha lasciato un attimo, crescendo assieme a lui, condividendone il successo.

Silvia è il vero motore di questa famiglia e ringrazio ogni giorno di averla con me perché le donne sono fantastiche”, dichiarava De Sica in una intervista con Mara Venier a Domenica In, per poi aggiungere altro zucchero nei confronti della consorte: “Oltre che una compagna di vita, lei è anche la mia agente. Non ci guadagna, le fa piacere e mi sopporta. E soprattutto è libera: quando sono sul set, Silvia va e viene. Ogni tanto ha voglia di cambiare aria: allora raggiunge i nostri figli e poi torna”.

Carlo Verdone e la zuffa giovanile con Christian De Sica: “Tu sei un put…re ed esci con mia sorella che è piccola”

La scintilla tra Christian e Silvia, di sette anni più giovane del marito, scattò quando lei era 14enne. Un fatto che mandò su tutte le furie Carlo Verdone. “Tu sei un put…iere, esci con mia sorella che ha la coda di cavallo, è piccola”, ringhiò il regista quando seppe della relazione. I toni furono parecchio aspri e si arrivò quasi alle mani. Carlo e De Sica non si rivolsero la parola per diverso tempo, salvo poi ricucire. Christian rigò diritto, Verdone dovette ricredersi e il rapporto fu recuperato. Oggi sono, oltreché cognati, amici che si stimano reciprocamente.

Silvia Verdone, vita privata e pubblica

Silvia dopo essersi sposata e aver dato alla luce i suoi due figli si è dedicata a lungo alla famiglia; è tornata sulla scena pubblica verso gli anni Duemila, dando avvia all’attività di produttrice cinematografica e teatrale.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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