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Le premesse non facevano ben sperare, i risultati concreti, almeno per ora, sono peggio delle premesse stesse. Il Grande Fratello 8 senza trash voluto da Pier Silvio Berlusconi è un programma ingessato in cui vige il terrore di sbagliare e ritrovarsi silurati. Terrore che influenza tutti, sia gli inquilini della Casa più spiata d’Italia, sia il conduttore, sia gli autori. Come era prevedibile Alfonso Signorini non sa più che pesci pigliare. E manco per colpa sua: snaturare un reality e proporlo in salsa edulcorata ed educata è un paradosso che non può funzionare.

Il direttore di Chi Magazine, nell’ultimo prime time in diretta su Canale Cinque, ha pure provato a dare una sferzata. Ma con il freno a mano tirato perennemente e il timore di fare un passo falso diventa tutto più complicato. A un certo punto si è sfogato con un concorrente ritenuto troppo ‘blando’, tuonando: “Hai sbagliato programma, dovevi andare a Frontiere dello Spirito”. Ma come? Ora che il trash non c’è più e che gli inquilini si comportano in modo normale non va bene? No, televisivamente parlando.

Signorini lo sa bene e morde il freno. Ma ha le mani legate, anzi legatissime. La sfuriata di Pier Silvio deimesi scorsi gli è rimasta impressa. D’altra parte è l’editore che comanda e se dice questo no, non si fa. Punto. Funziona così in ogni posto di lavoro. Il problema grosso è che con le nuove direttive lo show non decolla e gli ascolti sono tutt’altro che entusiasmanti, così come l’engagement social. Rispetto allo scorso anno c’è stato infatti un forte calo di post e dibattiti in rete. Per farla breve, il GF è molto meno seguito.

Viene da chiedersi se questa è la strada giusta. E viene da rispondersi che no, non lo è. Un reality come il Grande Fratello di per sé deve essere un po’ trash. Non per forza si deve arrivare alla deriva imbarazzante dello scorso anno, ma altrettanto non per forza bisogna confezionare un programma “monastico”. In tutto ciò Signorini, re del gossip e maestro nel tirare i fili del torbido mondo di una parte della cronaca rosa, si ritrova a essere impotente. Di fatto lui e i suoi autori sono stati “commissariati” dai vertici Mediaset che monitorano costantemente la situazione, non lasciando carta bianca.

Se si va avanti così il pericolo che il programma vada a sbattere è alto. Ma forse Pier Silvio Berlusconi aveva già messo in conto il sacrificio della trasmissione. O la va con “l’educazione” o la spacca. Indietro, come dire al trash, però non si torna. Che brutta gatta da pelare per Signorini.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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