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Verrebbe da dire che non c’è fine al peggio, che non c’è sensibilità nemmeno innanzi alla morte, che qualcuno non riesce a comprendere il limite del consentito e del cattivo senso, che la vergona non dimori più a casa di parecchie persone. Sì, perché alla camera ardente di Maurizio Costanzo c’è chi – non è uno scherzo – ha chiesto un selfie alla vedova Maria De Filippi. Esatto: a pochi metri dalla bara del giornalista, piuttosto che raccogliersi e riservare un pensiero al compianto conduttore, ecco che la voglia di strappare uno scatto con la regina di Mediaset ha prevalso. E Maria come ha reagito?

 

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Dalle foto emerse si è prestata alla faccenda. Conoscendola, non certo perché non vedeva l’ora di farsi fotografare (non le piace nemmeno nei momenti di serenità). Con ogni probabilità la De Filippi, per evitare qualsivoglia eventuale situazione spiacevole (qualcuno non si sa mai come potrebbe reagire ad uno no), si è messa in posa, con i suoi occhiali scuri. E che selfie sia!

Maria De Filippi selfie davanti alla bara

Due i casi ravvisati: in un caso a chiedere la foto è stato un uomo, in un altro una donna. La questione sta già facendo parecchio discutere. Sui social diversi coloro che hanno ritenuto “vergognosa” la vicenda e che hanno sottolineato come in un momento così doloroso sarebbe stato da evitare un simile atteggiamento. Ma come si diceva, per qualcuno il buon senso è un miraggio. Dannata sensibilità perduta.

Maria De Filippi cordiale con tutti alla camera ardente di Maurizio Costanzo

Poco da discutere invece sull’atteggiamento di Maria De Filippi che ha stretto la mano a tutti i visitatori, ringraziandoli per aver speso del tempo per omaggiare il defunto marito. Per i selfie, come prima accennato, ha preferito non dire di no. Anche in questo caso la conduttrice pavese è stata lucidissima: un suo rifiuto avrebbe probabilmente innescato un caso al contrario, con qualche sciocco che avrebbe gridato alla sua scarsa disponibilità, dando vita all’ennesima polemica stolta e sterile. Il mondo dei social, a volte, anzi spesso, è diabolico. Innanzi alla morte ci vorrebbe soltanto raccoglimento e riflessione. Sicuramente non servono i selfie.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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