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FictionGABRIEL GARKO, ROMA FICTION FESTIVAL – Da Domenica 30 Settembre è iniziato uno degli eventi più attesi dell’anno nella Capitale: il Roma Fiction Festival. Ieri, Martedì 2 Ottobre, è stato protagonista della giornata degli attori l’affascinante Gabriel Garko, uno dei più amati dal pubblico. Proprio ieri sera è stata mandata in onda l’ultima puntata della terza serie de L’Onore e il Rispetto e i tanti fans sono rimasti con il fiato sospeso. Volete sapere se ci sarà una quarta serie? Non dovete fare altro che continuare la lettura dell’articolo. Noi di GossipeTv eravamo presenti all’evento e, dopo aver chiesto a Gabriel un saluto per i nostri lettori, l’abbiamo seguito nella sala Petrassi dove si è svolta la conferenza in occasione del suo ultimo progetto lavorativo: Rodolfo Valentino, uno dei personaggi mai dimenticati dagli italiani. Dopo aver ricevuto una calda accoglienza, soprattutto dal pubblico femminile, Garko si è lasciato intervistare e ha risposto a tutte le curiosità sulla sua vita e sul suo lavoro. Come sempre noi siamo stati pronti ad appuntare le risposte dell’attore, in modo che coloro che non hanno potuto partecipare avessero la possibilità di vivere l’esperienza come se fossero in sala con noi. Vi lasciamo quindi alla lunga intervista a Gabriel Garko che ringraziamo per  la gentilezza e disponibilità.

Ogni volta che sei in pubblico c’è sempre una folla di persone che ti chiede foto, autografi e così via. Ti dà fatica?

“Innanzitutto ho un po’ la gola secca, sono un po’ emozionato e volevo ringraziarvi per essere qui. No, non mi dà fatica per il semplice fatto che quando questo succede ad eventi così sono psicologicamente preparato. Quando succede per strada può solamente farmi piacere. Se non dovesse più succedere dovrei iniziare a preoccuparmi!”

Ti trovi meglio in teatro, cinema o televisione?

“Se rispondessi tutte e tre non va bene?! Il cinema e la televisione li metto sullo stesso piano perché il modo di lavorare non cambia, l’importante è che sia una storia ben scritta, un cast adeguato alla storia, un regista che sia in grado di comunicare sul set. Le prime venti pagine di un copione sono quelle fondamentali. Il teatro è l’unico momento in cui l’attore ha la stessa sensazione della rock star, ha il suo pubblico davanti e quindi è molto affascinante”.

Farai l’Onore e il Rispetto 4?

“Sì!”

In Rodolfo Valentino balli divinamente e questo tuo lato era ancora sconosciuto.

“Non avevo mai ballato prima. Ballare è stato difficilissimo, forse la cosa più complicata nell’interpretare il ruolo di Valentino. Lui ballava benissimo. Abbiamo fatto prove di nove ore al giorno! Rodolfo Valentino è un film molto particolare, tra l’altro dobbiamo ancora finire di girarlo. E’ stata un’esperienza veramente magica, c’è stata un’unione tra tutta la troupe ed è stato un film veramente bello, lo porterò sempre nel cuore”.

Tu hai detto no ad Hollywood.

“Sì, ma perché le proposte che mi hanno fatto non erano allettanti. Se devo sedermi a tavola con quelli di Hollywood devo essere a capo tavola e non un ospite”.

E’ vero che la tua vera passione sono i cani e i cavalli?

 “Sono un appassionato di animali in generale. Ho un sacco di cani e gatti a casa e ho anche aperto un maneggio qui a Roma. Sono molto meno animali loro di noi”.

Ti piace di più fare il cattivo o  il buono?

“Diciamo che il buono un pochettino mi stucca, non mi piace tantissimo, anche la parola buono non mi piace! Il cattivo indubbiamente mi piace molto di più, è più affascinante. Il cattivo è quello che stuzzica l’appetito!”

Tonio Fortebracci era cattivo, poi buono, poi cattivo.

 “Posso dire una cosa? Tonio Fortebracci è Tonio Fortebracci!”

Rodolfo Valentino era il mito dei miti. Cosa hai fatto per prepararti ad interpretarlo?

 “E’ la prima volta che interpreto il ruolo di un personaggio realmente esistito. E’ una sfida non tanto facile perché devi seguire delle cose ben precise. E’ una persona che comunque conoscono, anche se è vissuto quasi cento anni fa, è ancora ricordato”.

Hai progetti futuri? Che ruoli vorresti interpretare?

“Dopo Rodolfo Valentino, mi intrigano parecchio i personaggi realmente esistiti. Uno di questi è Vallanzasca. Progetti che ho in scrittura sono: Il peccato e la vergogna che sto girando in questi giorni, poi Dorian Gray, Dottor Jekyll e Mr. Hyde, sono vicino a 50 sfumature di grigio, L’Onore e il Rispetto 4 e poi un film per il cinema”.

Sei fidanzato?

“No!”

Un attore che ti ha colpito?

“Kim Rossi Stuart, lo stimo molto”.

Secondo te può esistere un nuovo Garko?

“Per quanto mi riguarda, essere definito il nuovo qualcuno non è mai bello. Preferisco che ci siano nuovi talenti che sono loro e fine! Altrimenti parti già svantaggiato!”

Ti piace che si sappia così poco di te?

“Sì, per il semplice fatto che autorizzo chiunque a giudicare il mio lavoro dove io posso piacere e non piacere, accetto sia le critiche positive che quelle negative, però non accetto che qualcuno giudichi la mia vita privata e quindi la mantengo tale”.

Faresti un film con Kim Rossi Stuart e Raul Bova?

“Abbiamo un piccolo problema in Italia: siamo un po’ stupidini! In America uniscono le forze e fanno grandi film, grandi attori, grandi cast. Noi italiani ci dividiamo! C’era questo progetto con Raul Bova, avevamo scritto la storia, ma nessuno si è mai fatto avanti per produrla”.

Con chi hai legato particolarmente nel mondo dello spettacolo?

“Raramente stringo amicizie con i miei colleghi, ma non è uno snobismo da parte mia, sicuramente ci sono persone a cui voglio un mondo di bene. Quando si gira un film insieme, si vivono delle emozioni fortissime, poi finisce il film e non muore tutto, rimane tutto chiuso in un cassetto. Poi però ognuno torna a casa propria e torna alla sua vita. Io continuo a frequentare i miei amici, la mia famiglia”.

Ti piacciono i film d’epoca?

“Sì, i film in costume. Per me tutto quello che è spettacolo deve far sognare lo spettatore, deve essere un motivo di totale distrazione da quello che è il quotidiano. Meglio di un film d’epoca non ci può riuscire nessuno perché riesce a trasportarti in un’epoca, passata o futura, che non abbiamo vissuto”.

La giornata con Gabriel Garko finisce qui!

“Io volevo ringraziare tutto il pubblico, questa è una parte importantissima, perché siete veramente grandi e speciali. Grazie! Ciao a tutti!”

 

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