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rai coronavirusRai, dipendente positivo al coronavirus: nuove disposizioni aziendali, il comunicato

Nel giorno in cui si riscontrano i primi segni di rallentamento del virus in Italia (i pazienti malati sono 1.835, con 270 nuovi casi in meno ieri rispetto a domenica. Mentre i guariti salgono a 149: 66 in più), la Rai registra il primo contagio di un suo dipendente. A renderlo noto è la stessa azienda che fa sapere che a Roma la persona in questione è risultata positiva ai test per il coronavirus. Ora si trova ricoverata allo Spallanzani, ed è in buone condizioni di salute. Sempre la Rai ha precisato  che il dipendente, nei giorni scorsi, è stato in trasferta in zona gialla e non ha avuto accesso ai presidi aziendali negli ultimi dieci giorni.

Il comunicato della Rai

In queste ore la Rai sta lavorando per prevenire altri contagi. Per questo ha dato il via a nuove disposizioni: ancor più attenzione per chi si trova o si è trovato dentro o nelle vicinanze delle aree rosse o gialle, ossia le zone con il più alto rischio di contagi. “Il soggetto –  fa sapere la Rai, tramite un comunicato diffuso dall’Agi – è risultato positivo al primo tampone e si trova attualmente ricoverato all’ospedale Spallanzani in buone condizioni. L’Azienda è da giorni impegnata in un costante presidio di tutela dei propri dipendenti dall’epidemia. Le misure sono state ulteriormente rafforzate in queste ore e la Rai ha emanato nuove disposizioni per innalzare ulteriormente il livello di attenzione per chi si trova o si è trovato nei pressi delle aree rosse e gialle.”

Rai e Mediaset, niente pubblico per i programmi ‘milanesi’

Sia Rai sia Mediaset, in questi giorni e fino a data da destinarsi, hanno deciso, rispettando l’ordinanza regionale, di andare in onda dagli studi milanesi senza il pubblico. Laddove invece si vedano persone negli studi, due le motivazioni: si tratta di programmi registrati prima dell’avanzare del coronavirus in Italia, oppure è perché gli show si svolgono a Roma. Al momento nel Lazio, visto il numero esiguo di casi, si è optato per non chiudere le porte al pubblico.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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