Skip to main content

C’è posta per te macina record su record di ascolti, Rai Uno cerca, in qualche modo, di ri-organizzarsi e passare alla controffensiva. Per la rete ammiraglia del servizio pubblico, gli ultimi due sabati sera sono stati una disfatta. Il varietà A Grande Richiesta, contenitore dedicato a speciali monografici sulle icone della musica italiana, è stato addirittura triplicato dalla rodatissima corazzata di Maria De Filippi, richiamando inevitabilmente l’attenzione dei vertici di Viale Mazzini che sono corsi ai ripari, rivoluzionando il palinsesto delle prossime settimane.

Come rende noto Fanpage.it, A Grande Richiesta non andrà più in onda di sabato. Dunque lo speciale in programma il 27 febbraio dedicato ai Ricchi e Poveri sarà anticipato al martedì, il 23 febbraio, serata sicuramente meno ostica sul fronte concorrenza con Canale 5 rispetto a quella prefestiva.

E chi si prenderà la briga di sfidare Queen Mary il sabato sera? Rai Uno ha deciso di proporre la miniserie Ottilie Von Faber-Castell – Una Donna Coraggiosa, con la speranza di alzare l’asticella dello share e degli ascolti, magari rosicando un poco dai 6 milioni e oltre di telespettatori affezionati a C’è posta per te.

Tuttavia il ciclo A grande richiesta non si concluderà con l’appuntamento del 23 febbraio con lo speciale Ricchi e Poveri, ma proseguirà ancora con una tappa, che sarà trasmessa dopo la settimana sanremese. Al timone dello show Non sono una signora, che realizzerà un focus su Loredana Bertè, ci sarà Alberto Matano.

A Grande Richiesta, gli ascolti flop delle prime due puntate

I numeri – A Grande Richiesta è andata in onda il 13 febbraio (Parlami d’amore, alla conduzione Veronica Pivetti e Paolo Conticini) e il 20 (Minaccia Bionda, alla conduzione Flavio Insina). L’esordio è stato deludente, facendo segnare un 10.2% di share, di molto sotto alle aspettative della rete. Ma il peggio si è verificato una settimana dopo, il 20 febbraio: Minaccia bionda, lo show per Patty Pravo, si è fermato all’8.3% mentre C’è posta per te superava il 30%. Dati, per la rete ammiraglia Rai, da Caporetto. Da qui l’urgenza di rivoluzionare il palinsesto.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.