Skip to main content

Pomeriggio Cinque ha dedicato anche la puntata di oggi alla regina Elisabetta, venuta a mancare ieri. La scomparsa della Queen sta occupando i palinsesti non solo inglesi, ma anche italiani e non solo. Elisabetta II non è stata solo la regina del popolo inglese e del Commonwealth, ma un simbolo mondiale e soprattutto di un’epoca che si è conclusa. Insomma, è un evento che andrà sui libri di storia e come tale lo stanno trattando. A Pomeriggio Cinque è stato fatto anche un passo in più, in un certo senso.

Oltre a dedicare alla regina due puntate, ieri quando le condizioni della sovrana erano precipitate e oggi dopo la sua scomparsa, la padrona di casa ha fatto una scelta. Barbara d’Urso si è vestita di nero oggi, a lutto. E non è di certo passato inosservato, dato che non è solita indossare il nero a Pomeriggio Cinque. E nel Regno Unito i conduttori della Bbc sono vestiti di nero sin da ieri pomeriggio. L’attenzione è caduta anche su un dibattito tra i suoi ospiti.

In collegamento c’era Antonio Caprarica, esperto della famiglia reale inglese, mentre in studio tra gli altri c’erano Roberto Alessi e Silvana Giacobini. Il dibattito si è acceso quando si è parlato del matrimonio di Diana e Carlo, un matrimonio infelice che forse si sarebbe potuto evitare se la relazione tra Carlo e Camilla fosse stata accettata subito. Oggi Camilla è regina consorte, non ha mai preso il titolo di principessa anche per rispetto della principessa del Galles, ovvero Lady D.

“Mettetela come volete ma per 40-50 anni Carlo ha sempre amato quella donna e lei ha fatto altrettanto”, con queste parole Caprarica ha messo in chiaro di difendere l’amore tra Carlo e Camilla. Terminato il suo intervento in cui ha spiegato perché Camilla è diventata regina consorte e il principe Filippo non lo è stato – questioni di costituzione -, Alessi ha preso la parola per contraddirlo. “Anche è vero però che Carlo ha sposato una donna e l’ha resa infelice perché non voleva rendere pubblica la sua storia d’amore con Camilla. Questo glielo contesto”, ha obiettato Alessi.

Giacobini era d’accordo, ha parlato di Diana come una giovane 19enne e di una coppia combinata dalle rispettive nonne. E ancora: “Diana è stata sacrificata sull’altare della convenienza. Carlo lo ha accettato”. Al contrario, e sentendo queste parole, Caprarica ha rotto la magia su Lady D:

“È chiaro che sposare Diana, non è vero che qualcuno glielo ha imposto e che è stata una trappola per Diana. È stato un errore gigantesco da parte di Carlo da un lato e da parte di Diana che si era innamorata. Aveva 18 anni? Ma una ragazza di 18 anni si lascia imporre il matrimonio? Ma no, è che lei si era innamorata della sua favola. Voleva diventare una regina e ci è cascata”

Dallo studio gli hanno detto che forse non gli piace Diana, ma Caprarica ha smentito: “Non è vero, io ho un’enorme stima per Diana e per la donna che era diventata”. Lui è contrario a un certo tipo di pensiero su Lady D: “Questa cosa di presentarla come l’agnello sacrificale è assolutamente ingiusta e ingiustificata”. La Giacobini ha ricordato la vita di Diana, compresi i tentativi di suicidio, per ricordare quanto sia stata infelice nel matrimonio con Carlo. “Nessuno l’aveva costretta”, ha chiosato Caprarica.

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.