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favino verissimoL’attore romano si emoziona durante l’intervista di Silvia Toffanin: in studio viene mostrato un riepilogo dei suoi successi. Un ringraziamento speciale per il pubblico

Pierfrancesco Favino, l’attore romano di origini pugliesi, è stato ospite nel salotto del sabato pomeriggio di Mediaset. La conduttrice di Verissimo ha rivissuto insieme all’artista alcuni momenti di vita privata ma soprattutto i racconti dei suoi innumerevoli successi cinematografici e teatrali. Il Libanese poi ha deciso di raccontare il suo rapporto con il pubblico e ha ringraziato per i privilegi avuti dalla sua carriera.

Una carriera costellata di grandissimi traguardi e successi

Da poco compiuti 50 anni, l’attore si è detto felice della sua vita e della sua carriera. Abituato a guardare più al futuro rispetto al passato, alla sua età ha affermato di avere un bilancio più che positivo. Il suo mestiere gli da modo di reinventarsi ogni singolo giorno e questo è uno dei tanti privilegi della sua vita da attore. Due David di Donatello, quattro Nastri d’argento, l’ultimo vinto l’anno scorso come migliore attore protagonista ne Il traditore, sono solo alcuni dei premi ottenuti durante la carriera. Nel 2020 in uscita il film Hammamet, dove verranno raccontati gli ultimi sei mesi di vita di Bettino Craxi, il famoso ex Presidente del Consiglio e leader del Partito Socialista Italiano.

La commozione per l’affetto del pubblico e i privilegi della sua vita da artista

Favino ha tenuto a ringraziare il suo pubblico che lo segue e loda giorno dopo giorno. “Il pubblico lo ringrazio, cerco di non tradirlo, cerco di fare sempre il massimo e non deluderlo. So di non risparmiarmi ogni volta che faccio qualcosa” afferma l’attore. Inoltre il romano ha ritenuto giusto, con grande appoggio della Toffanin, di sottolineare i privilegi della sua vita: ha affermato di sapere com’è la vita al di fuori delle mura di casa sua e che, quella che vive lui con la sua famiglia, è una vita da privilegiato. Infine ha svelato il suo pensiero sull’eventualità di diventare regista. “Ci ho pensato ma non vorrei farlo perché un passaggio obbligato. Penso che devo ancora imparare tanto dal mio mestiere”.

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