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Lo storico dell’arte Philippe Daverio è morto la notte scorsa dopo aver lottato con un cancro: la scomparsa è stata registrata all’istituto dei Tumori di Milano. A renderlo noto è stata la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, aveva 70 anni. Shammah ha riferito che notizia della morte l’ha ricevuta dal fratello dello studioso, che lo ha avvisato stamane.

Philippe Daverio è morto la notte scorsa

Amico mio ….il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina”, le parole di Shammah comparse su Instagram, in un post volto a ricordare l’amico storico dell’arte. “Una gravissima perdita – ha dichiarato il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati – per il Paese, per Milano, per la cultura, per tutti noi”. Emanuele Fiano, parlamentare del Partito Democratico, ha scritto: “Andree Ruth Shammah ci dà purtroppo notizia della scomparsa di Philippe Daverio uomo di grande cultura, simpatia e umanità. Una grande perdita per Milano e per tutti. Sono molto addolorato per la sua scomparsa. Sia lieve a lui la terra”.

La carriera politica di Philippe Daverio

Daverio è stato anche un personaggio coinvolto in prima linea in politica: la prima volta con la giunta del leghista Formentini a Milano. Esperienza che maturò tra il 1993 e il 1997, poi fece il “bibliotecario” con Vittorio Sgarbi nella sua giunta del Comune di Salemi. Dunque è stato candidato in provincia a Milano nel 2009 nella lista di Filippo Penati e nel 2010 è stato, per poco, consulente per la Festa di Santa Rosalia a Palermo nella giunta Cammarata. L’estroverso critico d’arte era trasversale. “Destra e sinistra? Non hanno più senso”, affermava.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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