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Edson Arantes do Nascimento, per tutti Pelé, O Rey del calcio (il re, ndr), il giocatore più forte di tutti i tempi secondo molti appassionati e critici. Nato il 23 ottobre del 1940, la Perla Nera, altro soprannome mitologico di Pelé, ha trascorso un’infanzia di stenti, raddolcita soltanto dal pallone, da cui non si staccava mai. Poi, grazie anche alla spinta del padre, che ha sempre creduto nel talento del figlio, viene preso sotto l’ala protettrice del Santos, club brasiliano non tra i più quotati prima del suo arrivo. A 17 anni vola in Svezia, con la Nazionale: trionferà al Mondiale, da protagonista. Ed è là, in terra scandinava, che inizia la leggenda che ancora oggi vive.

Pelé ritornò in patria da idolo assoluto: senza nemmeno aver compiuto 18 anni fu salutato come una figura mitica da milioni di brasiliani che si riversarono nelle strade per festeggiare la conquista del titolo mondiale. Da allora O Rey non si è più fermato e, sempre con indosso la maglia del Santos (la lasciò solo a fine carriera per una breve parentesi negli Usa), ha segnato raffiche di gol, oltre 1000 dicono alcune statistiche.

Pelé, fili legittimi e illegittimi: i tradimenti di O rey

Tanti successi sul campo e anche tanti successi in amore, dove non fu troppo fedele. La Perla Nera si è sposato tre volte e ha avuto 6 figli legittimi e, a quanto pare, come lui stesso ha dichiarato, diversi figli illegittimi.

In tutta onestà ho avuto molte relazioni, alcune delle quali hanno avuto come conseguenza dei bambini. Ho saputo della loro esistenza soltanto molto tempo dopo”, ha confidato nel documentario Netflix a lui dedicato. Uno dei frutti d’amore non riconosciuti è stata Sandra Machado, che Pelé non ha mai riconosciuto, anche dopo che i tribunali ne hanno stabilito la paternità nel 1996. Sandra è deceduta a causa di un cancro nel 2006. Nacque dalla love story con la cameriera Anisia Machado.

O Rey, sempre innanzi alle telecamere di Netflix, ha dichiarato di essere sì stato infedele ma di non aver mai mentito alle proprie compagne. “La mia prima moglie, la prima ragazza, lo sapevano. Non ho mai mentito”, la confessione della leggenda. Confessione però smentita da Maria da Graca Xuxa, ex modella oggi 57enne che aveva frequentato la Perla Nera quando lei aveva solo 17 anni. “Diceva che era una relazione aperta, ma era aperta solo per lui”, la chiosa di Maria.

I figli riconosciuti dall’ex calciatore, oggi 80enne, sono sei: Kelly, Edinho, Jennifer, Flavia e le gemelle Joshua e Celeste.

Pelé, mogli e fidanzate celebri

La prima moglie di Pelé fu Rosemeri dos Reis Cholbi. Si tratta della donna che è stata al fianco della Perla Nera durante la sua ascesa nel mondo del calcio. La storia, dalla quale sono nati tre figli (Kelly, Edinho, Jennifer), si è chiusa nel 1982 con il divorzio.

Tra il 1981 e il 1986 O Rey ha intrecciato una relazione con Maria da Graça Meneghel, conosciuta con lo pseudonimo Xuxa, conduttrice televisiva, attrice, cantante e imprenditrice brasiliana.

A 53 anni è convolato poi a nozze per la seconda volta. Il 30 aprile 1994 ha sposato la psicologa e cantante gospel Assiria Seixas Lemos. Dalla relazione nasceranno due gemelle, Joshua e Celeste.

Conclusosi anche il secondo matrimonio, Pelé ne diede vita a un terzo: dal 2010 è sentimentalmente legato a Marcia Cibele Aoki, un’importatrice giapponese-brasiliana di attrezzature mediche incontrata a New York. I due si sono sposati nel 2016.

Da segnalare inoltre che da una storia con la giornalista Lenita Kurtz, nel 1968 è nata la figlia Flavia.

Pelé: dalla povertà al successo

Pelé nacque nel Brasile rurale e la sua infanzia fu segnata da povertà e ristrettezze. Però, non gli mancò mai l’amore materno e paterno. Quando raggiunse la popolarità con il calcio divenne un’icona globale e uno dei primi atleti della storia a essere richiestissimo non solo nel suo ambito, ma anche in quello pubblicitario. “Pelé poteva far vendere di tutto”, hanno ricordato le persone che gli stavano vicino al momento della sua ascesa sportiva.

Altrimenti detto O Rey è stato il prototipo del calciatore moderno, in grado di coniugare le prodezze sul campo con una miriade di altre attività collaterali dettate dalla visibilità acquisita sul rettangolo verde.

Negli anni in cui scoppiò il fenomeno calcistico Pelé, il Brasile, a livello politico, vide imporsi la dittatura. Nei confronti del regime, la Perla Nera mantenne sempre un atteggiamento equidistante. Il fatto non lo salvò da alcune critiche all’epoca: diversi i brasiliani che sperarono in una sua presa di posizione ferrea contro la dittatura. Posizione che non arrivò mai.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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