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Paola Cortellesi marito confessione

Paola Cortellesi racconta il suo rapporto con il marito: tra set e vita privata

Paola Cortellesi, l’attrice dei record, come molti la definiscono si racconta sulle pagine del magazine Vanity Fair. La Cortellesi racconta i suoi successi, i progetti futuri e la vita accanto al marito, il regista e sceneggiatore Riccardo Milani. Un rapporto di “una tristezza infinita“, dice ironicamente l’attrice. “Non ricordo come mi ha chiesto di sposarmi. Mi pare che a un certo punto mi abbia regalato un anello , che chiaramente non porto. Noi siamo un po’ così: non abbiamo un anniversario né una canzone nostra. Insomma, ‘na tristezza infinita“, racconta Paola Cortellesi. Lei e suo marito lavorano spesso insieme e discutono parecchio, ma come una normale coppia. “Chiunque scrive, bisticcia“, ha esordito l’attrice. “I nostri colleghi, ormai ci conoscono e ridono: quando parte la zuffa ci cantano la sigla di Casa Vianello“, così ha dichiarato Paola Cortellesi a Vanity Fair. Un amore bello tra lei e il marito che ha portato anche alla nascita di una figlia, Laura di sei anni. La sua ironia e simpatia è l’arma vincente quando in casa l’aria si fa pesante.

Paola Cortellesi e il marito: un amore che dura da tanti anni

Nonostante le discussioni che avvengono in tutte le normali famiglie, Paola Cortellesi e Riccardo Milano sono felici insieme dal 2003, quando si sono conosciuti sul set del film Il posto dell’anima e dopo ben nove anni di fidanzamento hanno finalmente deciso di convolare a nozze, nel 2011. “Io e Riccardo siamo legati dall’amore. Può sembrare una parola banale, ma non ne trovo un’altra per descrivere il segreto della nostra unione. Ho avuto la fortuna d’imbattermi nel vero amore fatto di sentimento, lealtà, rispetto reciproco. […] Dopo tanti anni è ancora la persona che stimo di più“, ha confessato tempo fa in un’intervista Paola Cortellesi.

Paola Cortellesi si racconta: lei vittima di bullismo

Il bullismo è uno dei mali del nostro tempo. Anche Paola Cortellesi ha vissuto questo dramma, da bambina. “Erano sempre pronti a dirmi che ero sbagliata, perché così mi sentivo”, aveva rivelato Paola. “A ricreazione ci scappava il dispetto, lo spintone, lo schiaffo”.

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