Skip to main content

È morto Bruno Arena dei Fichi d’India. L’annuncio è arrivato poco fa sul profilo Instagram di Paolo Belli, che ha postato una foto in cui abbraccia l’amico. Bruno Arena si è spento all’età di 65 anni. Qualche anno fa è stato colpito da un’emorragia cerebrale causata dalla rottura di un aneurisma. Da quel momento non è più tornato in scena ed è rimasto sulla sedia a rotelle, non recuperando più l’uso della parola a tutti gli effetti. Ha vissuto gli ultimi anni circondato dall’amore della famiglia e del suo amico inseparabile Max Cavallari.

Il figlio di Bruno Arena, Gianluca, gli ha dedicato un pensiero sui social: “Non ero pronto… Ma tanto non lo sarei mai stato. Buon viaggio papà… Lasci un vuoto immenso”. Paolo Belli si è limitato a scrivere “R. I. P. grande amico mio”, con dei cuori spezzati. Nella foto lui abbraccia e stringe Bruno, che è sempre stato circondato dall’affetto dei suoi colleghi. Sin dal giorno del malore sul palco, il 17 gennaio del 2013, Arena non non è stato lasciato solo un momento. Non solo la sua famiglia lo ha accudito amorevolmente, ma i suoi amici e colleghi sono rimasti al suo fianco. In particolare Max Cavallari, che insieme a Bruno formavano i Fichi d’India, una delle coppie di comici più amate degli anni passati.

I Fichi d’India si sono fermati quando Bruno Arena ha avuto un’emorragia cerebrale. Era appunto metà gennaio di nove anni fa quando Max e Bruno erano impegnati con la prove di una puntata del programma Zelig. Erano sul palco, Arena si è sentito male ed è stato subito soccorso e portato di corsa in ospedale. Era stato operato d’urgenza al San Raffaele di Milano e poi è cominciato un lungo periodo di apprensione per le sue condizioni di salute. Il primo marzo era uscito dal coma e aveva cominciato la riabilitazione.

L’amico Max ha continuato a mostrarlo sui social a tutti i fan che si sono affezionati a loro negli anni. Ogni progresso fatto dopo l’emorragia era documentato e condiviso. Non è ancora giunto un messaggio di Cavallari sulla morte di Bruno Arena, ma è comprensibile visto il profondo legame che li univa e il dolore deve essere devastante. Sotto al post di Paolo Belli, invece, sono già tantissimi che stanno ricordando il comico con un commento.

Lascia una risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.