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luca zingaretti mareIl Commissario Montalbano, altro grave lutto. Luca Zingaretti: “È penoso, è duro, è proprio un anno di m…a”

Un annus horribilis per il Commissario Montalbano. Dopo che pochi giorni fa, il 17 luglio, ha perso il suo padre letterario, Andrea Camilleri, oggi piange la scomparsa di Alberto Sironi, il secondo papà della saga, essendo stato il regista della famosa fiction della Rai. Se ne è andato a 79 anni, ad Assisi. A ricordarlo, in queste ore, c’è stato anche Luca Zingaretti che ha espresso tutto il suo dolore e il suo sconforto per un anno da dimenticare per ‘casa Montalbano’. Sironi, nato a Busto Arsizio nel 1940, non era riuscito a dirigere gli ultimi episodi della serie tv – sostituito da Zingaretti – dopo essere stato colpito da un malore improvviso di recente. Le condizioni di salute si sono poi aggravate portandolo al decesso.

Luca Zingaretti: il ricordo commosso di Alberto Sironi

“Quante volte ci siamo mandati a quel paese, quante volte hai cucinato per noi, quante battaglie abbiamo condiviso, quante scene abbiamo riscritto, quante volte ci siamo detti ok, quante volte mi hai compreso, mi hai appoggiato, mi hai confortato”. Questo l’esordio toccante di Luca Zingaretti, l’ultimo saluto a Sironi. “Quante volte hai minimizzato dove gli altri avrebbero ingigantito – ha proseguito l’attore -. Sei stato l’unico regista che quando davi motore cominciavi a raccontare le barzellette. Gli altri chiedevano il silenzio, tu raccontavi di Alberto Sordi.
Quanti bicchieri di vino, quante chiacchierate, quante confidenze. Quante volte abbiamo fatto fronte comune. E che sapienza! Tanta parte del successo tv dei nostri film è tuo. E non lo dico adesso che non ci sei più, l’ho sempre urlato”.

“In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura”

Non te lo hanno detto abbastanza, non te lo hanno riconosciuto abbastanza. Ma lo sapevano tutti. Che sapienza, che cultura, che simpatia, che leggerezza, che signorilità, che gentiluomo eri. Quante volte, se riconoscevi che avevo ragione, hai detto ‘ok, la tua idea è migliore facciamo come dici tu’ senza sentirti minimamente sminuito, perché avevi un animo grande. Perché ci stimavamo e ci volevamo bene”. Zingaretti, infine, ha chiosato amaramente: “In poco tempo è la seconda volta che piango un complice di questa avventura che ci accomuna da tanto tempo. È penoso, è duro, è proprio un anno di me..da! Addio amico mio!”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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