Marco Pantani: la storia d’amore con la fidanzata storica Christina Jonsson e il loro figlio mai nato
Un ricordo indelebile, un mistero mai risolto completamente: la morte di Marco Pantani (34 anni) ha lasciato un grande vuoto. Non solo per il dramma che una scomparsa simile ha provocato ma anche per le ombre che tutt’ora permangono su come sia maturata. A più di 15 anni di distanza da quel maledetto 14 febbraio del 2004, la storia del Pirata continua a essere avvolta da luci e ombre. Le luci sportive, quelle di un campione ciclistico cristallino; le ombre sulla vita privata. Gli ultimi anni sono stati infernali, accesi dal turbine autodistruttivo della cocaina. Una delle persone che più di tutte hanno conosciuto a fondo Marco è stata Christina Jonsson, sua fidanzata storica che condivise con lui sette anni di vita. Un percorso che avrebbe potuto essere coronato anche da un figlio. Lei rimase incinta ma il figlio mai nacque…
“In qualche modo la morte di Marco è stata la conseguenza di una lunga serie di caz….ate”
Marco e Christina si sono incontrati nell’inverno del 1995. Lei, di origine danesi, si trovava in Italia per fuggire da una difficile situazione familiare e per rincorrere sogni artistici. Lui era già Pantani anche se lei mai ne aveva sentito parlare. Fu l’inizio di sette anni d’amore tra alti e bassi. “La nostra storia non è finita come doveva finire. Non so come, ma non così”, ha dichiarato Christine in passato alla Gazzetta dello Sport. Ha mai avuto sensi di colpa? “Per rispondere ci vorrebbero una sera intera è un paio di bottiglie di vino…”. Durante la chiacchierata con il quotidiano sportivo Christina parlò anche della morte di Marco. “Io non so che cosa sia successo in quella camera d’albergo, ma capisco Tonina (madre di Pantani, ndr). In qualche modo la morte di Marco è stata la conseguenza di una lunga serie di caz….ate fatte per e intorno a lui. In questo senso è stato ucciso dal peso insostenibile degli errori commessi”.
“Mi sono accorta che era davvero a rischio e stava mettendo a rischio anche la mia vita. La nostra separazione è stata per me una necessità”
La Jonsson ha vissuto con Marco anche gli anni della cocaina. “A un certo punto – ha spiegato – mi sono accorta che era davvero a rischio e stava mettendo a rischio anche la mia vita. La nostra separazione è stata per me una necessità. Ho dovuto staccarmi da lui per sopravvivere”. In passato ebbe anche incomprensioni con Tonina, mamma Pantani ma ora è tutto superato: “Dopo qualche incomprensione ci siamo ritrovate e ci siamo scambiate dei messaggi. Io credo di comprendere l’immenso vuoto che si sente dentro. Il mio cuore è con lei”.
Il figlio mai nato di Christina e Marco
Dopo la morte del Pirata, mamma Tonina scrisse il libro “Era mio figlio” e fece emergere un aneddoto mai svelato relativo al 2002: “Christine era incinta, Marco era contento. Paolo (Papà del ciclista, ndr) li guardò e per la prima volta dopo tre anni si sentì aprire il cuore…” Il paragrafo prosegue: “Un figlio forse era quello che ci voleva perché Marco capisse di dover cambiare vita… Disse (Christine) di non essere pronta, che voleva studiare, prendere il suo diploma di arte… Guardò Marco e glielo disse. Lui rimase in silenzio. Abbassò lo sguardo. Non poteva essere un fatto di soldi. C’era dell’altro. Marco capì che non avrebbe funzionato e per lui forse fu la delusione più grossa di quell’anno schifoso…”. Un fatto chiave secondo Paolo che ha poi dichiarato: “Lei era fredda, Marco avrebbe voluto una donna che gli stesse vicino… Sono convinto che sarebbe ancora qua. Ma quel bambino non nacque mai”.