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Lorenzo Biagiarelli, attraverso un video fiume pubblicato sui suoi profili social, ha fatto sapere che non tornerà a È sempre Mezzogiorno!, il programma di Rai Uno di Antonella Clerici di cui è stato una presenza fissa. Lo chef, compagno di vita di Selvaggia Lucarelli, dopo essere stato travolto dalle critiche per la vicenda legata alla morte di Giovanna Pedretti, ha riferito che ritiene che in questo momento non ci sono le condizioni per un suo ritorno nella trasmissione culinaria dell’ammiraglia della tv pubblica. Inoltre ha aggiunto di non avere la benché minima intenzione di domandare scusa per il decesso della ristoratrice di Lodi, spiegando dettagliatamente le motivazioni di questa sua scelta.

Giovanna Pedretti, finita sotto i riflettori per la replica perentoria alla ormai arcinota recensione omofoba e abilista, si è suicidata pochi giorni dopo la diffusione delle news che hanno avuto una vasta eco sui media. Biagiarelli sui social ha manifestato scetticismo sulla veridicità della recensione e ha anche contattato la ristoratrice che, il giorno seguente, è stata trovata senza vita.

La versione di Biagiarelli sul caso di Giovanna Pedretti

Biagiarelli, nel lunghissimo video postato su Instagram, ha spiegato che ha deciso di lasciare che nelle ultime settimane venisse detto e scritto tutto contro di lui, che gli venisse rivolta qualsiasi accusa. “Ora che la tempesta si è un po’ affievolita – ha dichiarato – mi prende ristabilire un principio di verità, che poi è il cuore di questa vicenda. Questo non è un video pensato da una task force, nei limiti del possibile sto bene e non sono qui per piangersi addosso”.

Spazio quindi alla sua dettagliata ricostruzione dei fatti in merito alla spinosa vicenda relativa a Giovanna Pedretti: “Il 12 gennaio tutti danno rilevanza nazionale ad una notizia dal traballante profilo di verità, quella della recensione omofoba e abilista alla pizzeria. Se ne parla ovunque, io ne vengo a conoscenza: vedo la recensione, mi sembra falsa e lo scrivo, avendo cura di censurare il nome della pizzeria, quello della titolare e anche l’ubicazione. Il senso di fare debunking è smontare una notizia e criticare l’operato della stampa quando si alimenta di notizie non verificate monetizzando, non esporre al pubblico ludibrio una persona comune”.

La telefonata con la ristoratrice

Lo chef a questo punto ricorda che allora venne accusato di essere un bugiardo. Quindi ha raccontato i dettagli della telefonata avuta con Giovanna Pedretti:

“Ho telefonato alla titolare per ascoltare la sua versione, concederle il diritto di replica o addirittura ritrattare se il mio lavoro fosse stato smentito. Ma così non è stato. La telefonata ha avuto toni cordiali, la signora ha ribadito più volte che il pomeriggio era andata in Questura per parlare di questi fatti. Io per questa telefonata sono stato aspramente criticato: vorrei chiarire che è diritto di ogni cittadino chiedere informazioni di qualsiasi sorta e l’articolo 21 della Costituzione tutela il diritto di ciascuno di esprimere il proprio pensiero con parola, scritto o altro mezzo di diffusione”.

Il giorno seguente alla chiamata Giovanna Pedretti si è suicidata. Biagiarelli e anche la sua compagna Selvaggia Lucarelli sono stati travolti da insulti e odio, addirittura minacciati di morte. Quindi lo sfogo contro una parte di media: “Stampa, tv e radio per 2 settimane hanno sostenuto, a volte in modo esplicito, che solo il nostro operato fosse responsabile della morte di Giovanna Pedretti. Questo perché i miei due post avrebbero creato una gogna social di cui, in realtà, non c’è traccia secondo l’analisi di un’agenzia. A me e Selvaggia è stato detto di tutto”.

E ancora:

“Lo stigma infame dell’istigazione al suicidio viene riservato solo a me e alla mia compagna, nonostante l’assenza della gogna social sia stata appurata. Né io né Selvaggia ci siamo mai addentrati nella discussione sul suicidio, mentre in tv si continuava a entrare nella mente e nella vita di questa persona, contravvenendo anche alle indicazioni deontologiche. Noi venivamo accusati, mentre chiunque – attori, ballerine, modelle – era lì a parlare di qualcosa che doveva riguardare al massimo gli inquirenti e gli psicologi”.

Biagiarelli ha quindi spiegato perché, nonostante c’è chi l’ha accusato di “scarsa umanità”, non ha intenzione di chiedere scusa: “Ma io non posso né voglio chiedere scusa, come pure molti mi hanno suggerito di fare, per la morte di Giovanna Pedretti. Il suicidio ovviamente mi addolora come essere umano. Se lo facessi, sarei l’ennesimo che utilizza la sua morte per il proprio vantaggio, nel mio caso per riabilitarmi cospargendomi il capo di cenere e implorando la clemenza della pubblica piazza”.

Lo chef ha evidenziato che in questo momento preferisce tenersi lo “stigma, il dubbio, il sospetto piuttosto che tentare la via della pietà” e affermare qualcosa che non pensa. Dunque ha aggiunto che accetterà serenamente ogni risvolto che scaturirà da questa sua decisione.

Nessun ritorno a È sempre Mezzogiorno!

Infine l’annuncio relativo al rapporto con la tv e in particolare con la trasmissione condotta da Antonella Clerici, di cui è stato presenza fissa fino a prima che scoppiasse il putiferio per il caso Pedretti:

“Non ci sono più le condizioni perché io riprenda il mio ruolo a È sempre Mezzogiorno!, quindi non mi vedrete più in onda. Ci tengo a ringraziare tutti quelli che non hanno mai smesso di manifestarmi affetto, sono stati tanti. Il tentativo di distruggermi è stato quasi un successo, mi tengo stretto quel ‘quasi’ e la solidarietà dei tanti che hanno capito quale gioco sporco si stesse facendo”

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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