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Il film prodotto da Netflix L’incredibile storia dell’Isola delle rose è tratto da una storia vera. Quella di Giorgio Rosa, l’ingegnere che ha provato a cambiare il mondo creando un’isola tutta sua al largo di Rimini. A prestare il volto al protagonista il talentuoso Elio Germano, che ha regalato un’altra impeccabile performance recitativa. Come capita spesso la pellicola è stata romanzata rispetto alla realtà e per questo ci sono alcune differenze tra il film e la storia vera.

1. I lavori dell’Isola delle rose sono durati un decennio

Nel film Giorgio Rosa e il suo amico Maurizio costruiscono in poco tempo l’Isola delle Rose. Nella storia vera l’ingegnere ha impiegato ben dieci anni per realizzare il suo progetto. I lavori sono iniziati nel 1958 e terminati nel 1967. E nel corso di questo lasso di tempo non sono mancati problemi e attriti. Ad esempio nel 1962 c’è stata la prima battuta d’arresto. Le autorità italiane hanno intimato ai costruttori la rimozione di ogni ostacolo alla navigazione.

Giorgio non si è perso d’animo e dopo aver contattato le Capitanerie di Porto di Rimini, Ravenna e Pesaro per opzionare gli spazi in banchina, ottenere i rifornimenti di gasolio e il permesso alla costruzione della struttura presso i Cantieri Navali e la pubblicazione dell’avviso ai naviganti per la segnalazione della presenza di strutture, riesce a far ripartire i lavori di realizzazione nel 1964.

Nel 1966 la Capitaneria di Porto di Rimini intima nuovamente la cessazione dei lavori, privi di autorizzazione, per via della concessione all’Eni della zona. Ma la costruzione dell’Isola va avanti: sui pali conficcati sul fondo del mare viene montata una piattaforma in cemento armato di 400 mq e vengono eretti i muri che definiscono gli spazi della località.

Inoltre viene creato un punto di sbarco chiamato Porto Verde, dotato di banchina e scale d’accesso. Il progetto iniziale era di creare cinque piani, ma alla fine ne è stato creato solo uno. Nei mesi successivi con un’affinata tecnica di trivellazione è stata anche trovata l’acqua dolce per fornire tutta l’isola.

L’isola dunque è stata aperta al pubblico il 20 agosto del 1967 divenendo subito un’attrazione turistica per migliaia di persone mentre l’anno dopo è stata dichiarata Stato indipendente con a capo Giorgio Rosa.

2. L’eliminazione dell’Isola delle rose

Il film romanza gli avvenimenti della fine dell’Isola, con il racconto della resistenza di Rosa e compagni sulla piattaforma e i colpi sparati a distanza. Nella realtà dei fatti col primo carico di esplosivo l’isola non crolla. Il Governo italiano, tramite la Marina Militare, ci riprova due giorni dopo, con una carica di oltre 1000 kg, riuscendo a deformare la struttura della piattaforma. L’Isola delle Rose cede poi definitivamente il 26 febbraio sotto una forte burrasca. Nei mesi successivi l’Isola viene smantellata e fisicamente eliminata in maniera completa. Nel 2009 sono stati ritrovati sul fondo del mare alcuni resti della struttura e dei muri dell’isola. Un mattone originale è oggi conservato da Lorenzo, il figlio di Giorgio e Gabriella.

3. La storia d’amore tra Giorgio Rosa e Gabriella

Nel film Giorgio Rosa fatica a conquistare l’amore di Gabriella, a cui presta il volto Matilda De Angelis. Solo dopo innumerevoli prove d’amore il ragazzo riesce a convolare a nozze con la donna della sua vita. Nella realtà Giorgio e Gabriella erano già sposati quando l’Isola delle Rose è stata costruita e insieme hanno fatto il possibile per mantenerla in vita. Non si sono mai lasciati e hanno avuto un figlio, Lorenzo.

Giorgio Rosa oggi

Giorgio Rosa è morto nel 2017, all’età di 92 anni. Dopo la demolizione dell’Isola delle Rose si è affermato come ingegnere e professore. È stato legato tutta la vita alla moglie Gabriella, scomparsa nel 2019.

Antonella Latilla

Per info email: [email protected] instagram: cheloidea21

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