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Le fate ignoranti diventa serie tv, l'annuncio

Le fate ignoranti, il celebre film del regista turco Ferzan Ozpetek, diventa una serie tv. L’annuncio

Il film Le fate ignoranti diventa una serie tv. Ad annunciarlo è stato il regista turco naturalizzato italiano Ferzan Ozpetek, oggi a Palermo, quando ha ricevuto la laurea in honoris causa in Scienze dello Spettacolo e la cittadinanza onoraria nella città siciliana. Secondo quanto rivelato da Ozpetek, cambierà tutto nella stesura della serie. A produrre il nuovo prodotto sarà la Fox che trasformerà la trama che vedeva protagonisti Stefano Accorsi, Margherita Buy e Gabriel Garko. Uno dei film più iconici del cinema italiano, uscito nel 2001 ben 18 anni fa, diventerà una serie. Ricordiamo a tal proposito la trama che non sapremo ancora quali risvolti avrà: Antonia è un medico specializzato nella cura dell’AIDS e con il marito Massimo vive una vita routinaria ma bella. Tutto cambia quando Massimo muore e si apre un mondo sulla vita di Antonia.

Le fate ignoranti: il personaggio di Margherita Buy e il suo cambiamento

La morte improvvisa di Massimo (Andrea Renzi) fa scoprire ad Antonia (Margherita Buy) la vita parallela del marito e la relazione con Michele (Stefano Accorsi). Nella storia intervengono anche altri omosessuali, una donna transessuale, una profuga turca ed una donna napoletana. Le parole di Ozpetek però anticipano un cambiamento importante nella storia. Così ha affermato, le sue parole sono state riportate da Repubblica.it: “Cambia tutto, cambia lo sguardo, cambia totalmente atteggiamento, cambia tutto“.

Le fate ignoranti: i ricordi del set

Quando ho girato Le fate ignoranti era un periodo molto felice per l’Italia, non era ancora accaduto l’11 settembre“, ha continuato a raccontare il regista. “Oggi è diverso, c’è un altro sguardo […] Quando l’abbiamo presentato, ci dicevano che avrebbe interessato pochissimi gay e basta“, ha spiegato i problemi iniziali. Il film poi fu un vero successo: “La distribuzione non dava molta fiducia e la pellicola era uscita in solo 60 copie, ma dopo due settimane siamo arrivati a 250 copie“.

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