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Un riscatto tutto al femminile e una storia d’amore struggente. Questo il focus della nuova serie tv targata Rai, La sposa, in collaborazione con Rai Fiction e Endemol Shine Italy. Ambientata negli anni Sessanta, la nuova fiction della rete ammiraglia andrà in onda da domenica 16 gennaio in prima visione e in prima serata su Rai 1 per tre serate.

A rappresentare i protagonisti e le loro vicende saranno Giorgio Marchesi e Serena Rossi. L’attrice torna in tv provando stavolta a raccontare la dura storia di una donna che accetta il “matrimonio per procura” con un unico obiettivo: salvare la propria famiglia.

La nuova fiction di Rai 1, La Sposa, è diretta da Giacomo Campiotti, regista di Braccialetti Rossi. Il soggetto della serie è di Valia Santella, mentre le sceneggiature sono di Eleonora Cimpanelli e Antonio Manca.

La trama de “La Sposa”

Ambientata tra la Capitale, la Puglia e il Piemonte degli anni Sessanta, questa è la storia di Maria, una giovane calabrese che si trova coinvolta in un compito arduo. Per salvare la famiglia dall’indigenza, la ragazza si trova costretta ad accettare il “matrimonio per procura”, organizzato dall’ agricoltore vicentino Vittorio Bassi per il nipote Italo. L’obiettivo per i Bassi è quello di proseguire la dinastia del proprio cognome.

Il matrimonio per procura, diffuso negli anni Sessanta in diverse zone d’Italia, consisteva nel dare in sposa le donne del Sud ai possidenti del Nord per una serie di benefits in entrambe le famiglie.

Così Maria si trasferisce al Nord, lontano dalla propria terra e dalla propria famiglia. Inizia a vivere con suo marito Italo, che non la ama perché ancora ferito dalla perdita della prima moglie Giorgia. Non solo, fa i conti con il duro lavoro nei campi e con una realtà totalmente ostile per le sue origini di meridionale e donna del Sud.

L’unica nota positiva sarà il rapporto che instaurerà con un bambino, Paolino, figlio di Italo e Giorgia, ancora traumatizzato dalla misteriosa scomparsa della madre.

Tra le vicende dei protagonisti si stagliano diversi altri contesti propri degli anni Sessanta tra cui gli scioperi di braccianti e operai, le rivendicazioni sindacali per l’equità tra lavoratori e lo storico divario tra un Sud Italia  prettamente agricolo e un Nord Italia che fa delle sue industrie il punto cardine della propria economia.

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