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Come finisce La Casa di Carta? La serie originale Netflix Made in Spain partita in sordina ma che ha rapidamente appassionato milioni di spettatori in giro per il mondo sta per concludersi. La piattaforma di streaming ha annunciato che il prossimo 3 settembre sarà disponibile la prima delle due parti del tanto atteso finale. Tre mesi dopo, il 3 dicembre, potremo goderci il Vol 2, con il quale il cerchio si chiuderà.

Spesso, in queste occasioni, accade che i fan di una serie particolarmente amata si agitino per la paura di restare delusi. I casi di finali di serial che hanno fatto la storia deludendo i suoi seguaci non si contano. Senza fare spoiler particolari, basterebbe citofonare gli appassionati di prodotti come Lost e Game of Thrones. E per quanto riguarda il finale di La Casa di Carta, dunque, cosa dovremmo aspettarci?

A rispondere, più o meno, a queste e altre domande sulla serie è stato, nelle scorse ore, l’attore spagnolo Álvaro Morte. L’interprete, noto per il ruolo del Professore ne La Casa de Papel e de Il Segreto, ha svelato qualche dettaglio in più a proposito, senza ovviamente rivelare troppo e rovinare così la sorpresa.

Quando gli è stato chiesto cosa ne pensasse del finale di La Casa di Carte, dunque, Morte ha commentato:

Io sono molto soddisfatto del finale, ma considerando i milioni di fan sono consapevole che è impossibile accontentare tutti. Spero che le reazioni positive supereranno le delusioni. Quando abbiamo ricevuto l’ultimo copione dallo sceneggiatore Álex Pina abbiamo espresso una certa perplessità: “Davvero facciamo questa cosa?”. Ne abbiamo discusso con il regista, Jesús Colmenar, e con qualche modifica siamo riusciti a sistemare la scena dove doveva stare.

Ovviamente, l’attore non ha potuto sbilanciarsi più di tanto riguardo alle (possibili?) morti dei protagonisti della prossima stagione. A riguardo ha ironicamente commentato:

Perché, c’è qualcuno che muore nella quinta stagione? […] Non posso rispondere a questa domanda….

Nella stessa intervista, fra l’altro, Alvaro Morte ha aperto alla possibilità di una sesta stagione, un’opzione per la quale i fan già avevano perso le speranze, visto che su questo punto Netflix è stata molto chiara:

Questa serie mi ha dato milioni di cose, tutte bellissime, e per questo spero che continui, con o senza il mio personaggio. […] Dunque. Io, Álvaro Morte, non posso dire se il mio personaggio arriva alla fine oppure no. Detto questo, e sia chiaro che non mi sto sbilanciando per un’alternativa o per l’altra, perché Berlino è morto eppure c’è ancora, e se si facesse un’ottava stagione e riapparisse Nairobi non sarebbe una follia… Perciò, se la cosa andasse avanti e mi volessero nella squadra, sarei contento, però adesso voglio fare altre cose, anche come regista e produttore.

La Casa di Carta: dove eravamo rimasti?

Alla fine della seconda stagione, Il Professore e Lisbona si rendono conto di essere seguiti da un drone, dopo essere stati segnalati da dei contadini traditori alla Guardia Civil. Fra i due l’unico a scampare alle forze dell’ordine è proprio il personaggio interpretato da Morte. Quest’ultimo, dopo essere stato convinto con l’inganno della morte della collega, dichiara così guerra allo Stato, ordinando a Palermo di fare lo stesso.

 

Alberto Muraro

Appassionato di musica, sono "multilingue e multitasking". Credo, in tutta onestà, di essere il massimo esperto italiano di casa Ferragnez. Sogno di condurre l'Eurovision Song Contest, in attesa di tornare in veste di inviato al Festival di Sanremo. Ho scritto anche un libro, Linea 148.

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