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La diva si racconta, come non mai, srotolando confessioni inedite su successi, eccessi, cadute e insicurezze. Sì, perché, anche se ti chiami Kate Moss e il mondo pensa che la tua vita sia stata ed è tutto luccichii, moda, party extra lusso e felicità, in realtà c’è un lato oscuro vissuto, da far impallidire. A 48 anni, la top model icona dei ruggenti anni 90 inglesi, ha rilasciato un’intervista inedita alla BBC per il programma radiofonico Desert Island Disc. Una chiacchierata – e già questa è una notizia visto che la star nata in un centro suburbano di Londra non parla praticamente mai di sé – in cui ha deciso di svelarsi in modo diretto, senza patina.

Si è sentita “oggettificata” le è stato chiesto e la risposta è stata secca. “Sì, completamente. E vulnerabile, terrorizzata”, ha dichiarato Kate, la quale ha esordito nel mondo della moda da giovanissima. A 14 anni fu notata dalla scout Sarah Doukas. L’impatto con l’universo delle passerelle non fu dei migliori. Anzi, fu quasi un incubo. “Mai stata anoressica, ero magra di natura e perché durante i servizi fotografici non ci davano da mangiare”, ha narrato, puntando il dito su quella frangia del mondo della moda che richiedeva modelli tossici.

Kate ha poi spiegato che da ragazza non si sentiva bella. Esatto, lei che ha suon di copertine è diventata icona di bellezza e glamour a livello globale, da adolescente non aveva una gran stima di sé per quel che riguardava il suo aspetto fisico. “Non credevo di avere le doti necessarie – ha raccontato -. Non avrei mai detto a nessuno voglio fare la modella, perché mi sarebbe sembrato un atteggiamento vanitoso, come dire credo di essere bella che invece non ho mai pensato”.

Poi arrivò la proposta di Doukas. Ma pure in quel caso Moss, con sua madre che non la fece sentire di certo una regina (le disse: “Non mi sembri particolarmente fotogenica”), continuò a sentirsi tutto tranne che una donna attraente e magnetica. Cambiò idea in seguito, quando i fotografi fecero a gara per averla. A proposito di fotografi, ecco un’altra spina nel fianco. Una volta ingaggiata dall’agenzia Storm, Kate si ritrovò sola. Girava per Londra da un appuntamento all’altro accompagnata solo dallo stradario.

“È stato faticoso”, ha ricordato, aggiungendo che un fotografo voleva sfruttarla a soli 15 anni per un catalogo di biancheria: “Mi disse: togliti la maglietta. Me la tolsi, ero molto timida, piena di insicurezze sul mio corpo. Poi mi disse: togliti il reggipetto. E mi sono sentita dentro che qualcosa non andava, così ho preso le mie cose e sono scappata via. Ora so distinguere da lontano chi va bene e chi no”.

Kate entrò poi nel giro che contava. La sua carriera prese il volo quando fu protagonista della copertina della rivista “Face” e della campagna pubblicitaria per Calvin Klein. Arrivò la fama e il denaro, parecchio. Ma arrivarono pure le droghe e l’esaurimento nervoso. Se le immagini delle sue pose sono diventate mitologiche, l’esperienza fu da incubo. Basti pensare che prima del servizio fotografico, quello che realizzò al fianco di Mark Wahlberg, dovette assumere il valium e successivamente soffrì di un esaurimento nervoso.

Capitolo stupefacenti: Kate passò indenne dal cosiddetto periodo heroin chic. Cedette però alle tentazioni della droga negli anni seguenti. Il 2005 fu l’anno in cui scoppiò lo scandalo: il Mirror pubblicò delle foro in cui la si vide chiaramente abusare di cocaina. Gli scatti fecero il giro del mondo e lei rischiò di perdere la figlia Lila, che oggi ha seguito le orme di mamma e infatti fa la modella (ed è stata il primo ingaggio dell’agenzia creata nel 2016 da Kate).

Moss, in merito a quell’episodio, non si nasconde dietro a un dito. Sì, ha fatto uso di droghe ma quanta “ipocrisia”: “tutti quelli che conoscevo prendevano cocaina”, ha dichiarato, sostenendo di essere stata “utilizzata come capro espiatorio”.

Infine ha speso delle parole sull’ex compagno Johnny Depp, che ha difeso nel corso del processo che ha visto il divo fronteggiare in tribunale l’ex moglie Amber Heard. In molti ritengono che la testimonianza di Kate a favore dell’attore sia stata fondamentale per la sentenza. Perché si è schierata apertamente con Johnny? “Credo nella verità e nella giustizia. Conosco la verità su Johnny. So che non mi ha mai preso a calci o spinto giù per le scale”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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