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Le ospitate internazionali al Festival di Sanremo sono quasi sempre state da dimenticare. Solitamente le star estere sbarcano sull’Ariston piuttosto demotivate e si fa fatica a coinvolgerle, anche perché innestare un divo in un tessuto iper nostrano come quello della kermesse ligure non è semplice. L’arrivo di John Travolta non ha fatto eccezione: l’attore hollywoodiano ha risposto a qualche rapida domanda di Giorgia e poi con Amadeus ha svolto una sorta di lezione di ballo sui suoi classici, le original soundtrack de “La febbre del sabato sera”, “Grease” e “Pulp Fiction”. Il conduttore ha danzato a piedi nudi, chiedendo alla moglie Giovanna Civitillo di scattargli delle foto con John perché “quando mi ricapita?”.

Già questo momento mal riuscito poteva bastare. Invece si è andati oltre scadendo nella ridicolaggine. Travolta è stato condotto nella cornice esterna dell’Aristonello e con Fiorello e Amadeus ha ballato il “Ballo del qua qua”, successo di Romina Power negli anni 80. Il divo a differenza di ‘Fiore’ e ‘Ciurì’ non ha indossato il cappello da papero, gettandolo via. Insomma, dalla serie c’è un limite a tutto. Giù il sipario, bye bye! Alla fine di cotanta “boomeraggine” una sola domanda: perché? Perché? Perché?

Non che Travolta sia stato snob, ha pure tentato di prestarsi alle gag. Il punto è che sono state pensate male e la sensazione di impaccio la si è avvertita km di distanza. Siamo alle solite: Sanremo tenta di approcciare ospiti big internazionali, ma il risultato è sempre scadente. Inutile dire che sui social è piovuto di tutto, con migliaia di utenti che hanno criticato apertamente l’operato di Amadeus e Fiorello. Sono umani anche loro: stanno confezionando un Festival stupendo, ma la perfezione non esiste e li si perdona. Ci mancherebbe!.

A fare un ritratto spietato del siparietto con Travolta ci ha pensato anche Selvaggia Lucarelli che su Instagram ha postato tre Story tanto crude quanto veritiere. “Solo noi riusciamo ad avere conduttori che non parlano mezza parola inglese e finiscono per gestire gli ospiti internazionali come al circo”. E ancora, a commento del “Ballo del qua qua”: “L’Italia e le sue figure internazionali. Open to Meraviglia”. Quindi l’affondo finale denso di sarcasmo:Sinner sempre più pentito”. Chiaro il riferimento all’asso del tennis azzurro che, come è noto, ha rifiutato di andare a Sanremo nonostante il pressing di Amadeus.

 

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Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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