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francesco eva nadia francesca cecilia isola canna-gateCanna-gate all’Isola dei famosi, dicono la loro (anche) i giornalisti della carta stampata. Ecco le loro opinioni.

Selvaggia Lucarelli: “Isola? Per fortuna c’è Antonio Ricci di Striscia la notizia

Selvaggia Lucarelli, giornalista de Il Fatto Quotidiano e direttrice del mondo web di Rolling Stone, fa un lungo post su Facebook: “A me di ristabilire la verità dei fatti non importa un’emerita cippa. Mi pare evidente che la Henger abbia detto la verità, che la faccenda abbia creato molti problemi perché Monte era il protagonista del reality e farlo uscire era un danno notevole per la produzione e gli ascolti. Quello che sta facendo incazzare la gente e che è più importante da un punto di vista televisivo, è la piega che i reality stanno prendendo con maggiore evidenza edizione dopo edizione. O meglio. Forse i reality sono sempre stati così ma l’attenzione dei social prima non esisteva (non esistevano manco i social fino a qualche edizione fa) e gli autori erano liberi di fare quel che volevano senza che potesse montare alcuna protesta.

Le questioni irritanti sono diverse, alcune comprensibili e tollerabili, altre meno: la prima è che ci sono concorrenti più noti e utili agli ascolti e altri che non contano nulla. Non è una novità e non dico certo nulla di originale nel sottolineare che un Monte qualunque sia più utile di un’Alessia Mancini e che un Monte qualunque sarà protetto dalla produzione più della Mancini perché vuol dire share, pettegolezzi sul dopo Cecilia, copertine di giornali, tapiri e così via.

Tutto questo è chiaro e perfino comprensibile, ma la gestione ‘favoritismi’ è spesso gestita di mer*a dagli autori, con evidenti trattamenti di favore, clip montate ad arte per far sembrare alcuni eroi ed altri str0nzi, regolamenti-pongo in cui una settimana una regola vale e quella dopo, se danneggia il loro cocco, non vale più e così via.

La gestione del caso Monte (la storia che la Henger sarebbe una cazzara vendicativa, gli isolani complici della produzione, la produzione che nega di sapere e poi ‘sì, la Henger ce lo aveva detto’) ne è la prova…

Ci sarebbero modi più puliti di ‘proteggere’ i concorrenti più preziosi per la produzione, le produzioni invece giocano sempre sporco, prendono per il cul0 il pubblico e stanno trasformando i reality in un confronto tra la produzione e il pubblico da casa o Striscia, anziché tra concorrenti.

Poi c’è il fatto, meno raccontato ma ormai intuito da una buona fetta di utenti social, che alcuni autori piazzano amici, amiche e persone a cui poi regalano copertine perché oltre agli autori tv fanno pure i giornalisti di gossip e gli uffici stampa e chiaramente portano avanti un sistema viziato, scorretto e odioso per proteggere i loro favoriti. Certo, i conflitti di interesse nel paese che dovrebbero preoccuparci sono altri, ma se parliamo di reality la faccenda diventa un fattore importante.

Gli opinionisti, pure, sono spesso di parte, chiamati per difendere i loro preferiti (quelli di cui sono amici o quelli con cui hanno questione lavorative in ballo).

Infine, c’è questa triste faccenda delle conduttrici inutili. Blasi e Marcuzzi sono brave e carine ma sono dei soldatini. Delle esecutrici. Non hanno una loro posizione e si guardano bene dal prenderla, seguono il gobbo invisibile dettato dagli autori, non incidono minimamente nel programma e nella discussione…

Striscia, in questo senso, è la voce degli incazzati del web. E qui va detto che Antonio Ricci è l’ultimo eroe rimasto dentro Mediaset. L’unico che ha la forza e il potere per rompere le palle a tutti, non solo a quelli della concorrenza, ma pure a quelli della sua parrocchia… Il rivelatore di inciuci, senza il timore di equilibri da conservare e potenti a cui rendere conto. Se ne fotte allegramente. Sa bene, tanto, che togliere credibilità all’Isola non vuol dire togliere ascolti, anzi. Ci fa sapere che la Marcuzzi fa Biancaneve in onda ma conosce altre versioni dei fatti, che i concorrenti sono dei paraculi omertosi, che gli autori hanno i loro preferiti (sono esseri umani, del resto)”.

Umberto Brindani: “Isola reality? Chiamatelo fantasy show!”

Umberto Brindani, direttore di Oggi, scrive: “Almeno fino all’anno scorso, per quanto tutto scritto e quasi tutto previsto, nel programma restavano tracce di ‘reality’. Da questa edizione si sono perse per strada anche quelle… Se guardo un reality devo supporre che non ci sia un copione scritto, che il televoto sia attendibile, che ciò che succede sia più o meno autentico. In pratica, ci si aspetta che io telespettatore non venga preso allegramente in giro, cercando di farmi digerire una verità per un’altra. Altrimenti, siccome sempre di spettacolo si parla, limitatevi a cambiargli nome. Chiamatelo fantasy show e siamo tutti contenti”.

Laura Rio: “La verità sull’Isola nessuno la vuole”

Laura Rio su Il Giornale: “Mai come in questa edizione L’Isola dei famosi ha dato il peggio di sé, tra concorrenti che si accusano delle peggio nefandezze, garbugli tra produttori che non sanno bene come gestire la vicenda e le altre trasmissioni Mediaset che ci marciano sopra alimentando le polemiche. Striscia la notizia sta pure mandando in onda audio in cui alcuni naufraghi fanno intendere che le nomination sarebbero pilotate dagli autori. Posto che tutti i reality di reality hanno ben poco, ma sono programmi scritti (gli autori sono praticamente degli psicologi) apposta per far divertire la gente a casa, a qualcuno interessa veramente rispondere all’appello della Venier: «Vogliamo la verità»? Ma figuriamoci! Più rimesta nel torbido, più il programma diventa virale, più acquista spettatori. Più le altre trasmissioni ne parlano male o cercano la verità che mai si trova per continuare a farci ore di programma, più il reality stesso ci guadagna”.

Antonio Dipollina: “A rischio la credibilità dei reality”

Antonio Dipollina su Repubblica: “All’Isola dei famosi (sempre molto seguita) hanno un problema: si è scoperto che le nomination per l’eliminazione dei concorrenti potrebbe essere pilotata. Uno scandalo epocale che fa indignare molti in Rete e che mina l’essenza stessa dei reality, ovvero la credibilità”.

Roberto Alessi: “Isola fiction, ma funziona comunque”

Roberto Alessi su Libero: “L’Isola dei famosi è uno dei programmi che più ha interessato negli ultimi anni. Un tempo vederlo era un evento. Ma ora interessa di più quello che non si vede di quello che si mostra in tv. I giochi stanno saltando e gli avvocati scaldano i motori. Ma perché Eva Henger era così arrabbiata (… con) Monte durante la diretta? Si scopre che lei e il tronista avevano in comune un agente, e così si erano messi d’accordo nel non nominarsi, ma poi lui l’aveva tradita con quella nomination… Ma L’Isola dei famosi è ancora un reality o è diventata una fiction? Poco male, visto che hanno allungato di una puntata funziona anche così”.

Fabio Traversa

Fabio Traversa nasce a Bari l’11/01/1981 e, dopo alcuni mesi di vagiti e poppate, i suoi genitori si rendono conto che non riesce a fare a meno della lettura giornaliera di quotidiani, riviste, libri. Deve assolutamente essere a conoscenza dell’ultim’ora di cronaca, dei risultati di calcio e delle notizie sul panorama televisivo. E così al percorso scolastico (diploma al liceo classico e laurea in Giurisprudenza) si affianca il contatto diretto con il mondo del giornalismo (è pubblicista dal 21 ottobre 2003). Oltre a essere stato collaboratore di alcuni quotidiani locali o addetto stampa di enti pubblici o partiti ha curato (per oltre 10 anni) Reality&Show, fiore all’occhiello della blogosfera nella sezione spettacoli, e ha scritto per Tvblog.it e Soundsblog.it. Da gennaio 2018 è autore su Altrospettacolo.it e Gossipetv.com.

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