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Grave lutto per Andrea Iannone e per il mondo delle due ruote. Nelle scorse ore è giunta la triste notizia della morte di Fausto Gresini, figura nota nell’ambiente motociclistico. L’ex pilota e l’ex manager è deceduto a 60 anni, dopo aver lottato a lungo contro il Covid. Sul suo decesso c’è stato anche un cortocircuito mediatico: la news relativa alla sua scomparsa era trapelata ieri, a tarda serata. Tuttavia inizialmente è stata smentita dal figlio di Gresini. Immediata la correzione di tutte le agenzie di stampa, che si sono scusate per lo scivolone. Purtroppo oggi la notizia ‘definitiva’: Fausto non ce l’ha fatta, stavolta nessuna smentita.

Andrea Iannone è stato particolarmente colpito dalla morte di Gresini. Così sui suoi social: “Abbiamo sognato e lavorato, insieme. Non potevo ricevere notizia peggiore: ti porterò sempre nel cuore, Fausto”. Il centauro di Vasto ha gareggiato con il team Gresini quando correva per l’Aprilia. Con Fausto il rapporto è sempre stato ottimo e affettuoso, tanto che quest’ultimo è stato uno dei primi a cercare di dar manforte ad Andrea dopo la squalifica per doping giunta nei mesi scorsi. Una batosta per Iannone che sta scontando la squalifica e che sta cercando di capire che piega prenderà la sua carriera.

L’addio a Fausto Gresini, totem del motociclismo italiano e mondiale

La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo due mesi di lotta al covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti, Ciao Fausto”. Così il Team Gresini ha annunciato la morte dell’ex pilota e manager della scuderia che porta il suo nome.

Per due mesi Fausto ha combattuto contro il maledetto virus. La sua carriera è stata costellata di successi. Nato a Imola il 23 gennaio 1961, è stato due volte campione del mondo da pilota a metà degli anni Ottanta. Dopo essersi ritirato ha avuto una carriera da manager top delle due ruote, fondando il team che porta il suo nome e di cui era team principal: ha trionfato in Moto3, 250, Moto2 e MotoE ed è ora presente in MotoGp con l’Aprilia. Correva per lui, con la Honda, Marco Simoncelli, quando morì nel 2011 a Sepang.

In queste ore sono tantissimi gli amanti delle due ruote che stanno rivolgendo sui social l’ultimo saluto al manager che lascia un grande vuoto nel mondo dei Motori.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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