Aldo Grasso, decano del giornalismo italiano ed esperto di tv, torna ad affondare la sua mannaia, intesa come penna affilata (sia chiaro!), sul Grande Fratello Vip. L’edizione numero 5, la seconda targata Alfonso Signorini, secondo Grasso, che si è espresso sul Corriere della Sera, è, “con assoluta certezza, una cag….ta pazzesca”. Stavolta lo scrittore non offre particolari argomentazioni per sostenere la sua tesi (lo ha già fatto in passato), limitandosi soltanto a etichettare il reality Mediaset come un prodotto del piccolo schermo di bassa qualità.
Una nota che Grasso tiene a precisare è che non ce l’ha con il trash. Anzi spiega che è molto più difficoltoso confezionare trasmissioni trash piuttosto che ‘alte’ perché per il ‘basso’ ci vogliono idee molto più originali . Non basta mettere su una poltrona un intellettuale, un artista o un esperto di un settore. Evidentemente per la firma del Corriere Signorini and Co. non sono riusciti nell’impresa.
Grande Fratello Vip 5: che tv stiamo guardando?
Il GF Vip, con le edizioni 4 e 5, ha subito un notevole cambiamento. Chiarissima l’influenza di Alfonso Signorini, non solo alla conduzione ma anche nello srotolamento delle dinamiche della Casa. Rispetto alle stagioni precedenti ci sono molti più ‘arrembaggi’ dall’esterno, spesso stimolati dalla produzione stessa dello show. D’altra parte Signorini sa bene che la tv, in particolare un programma lungo e sfiancate come il Grande Fratello, ha bisogno di scosse a getto continuo., di un perpetuo colpo di scena.
Il re del gossip – non dimentichiamo che il giornalista è anche il direttore di Chi Magazine – è quindi alla costante ricerca dello scoop. Il fatto è che a volte, come gli rimproverano i detrattori del programma, sembra che i ribaltamenti di scena avvengano in modo non sempre naturale, pescando un poco dal fondo del barile. Ma in fin dei conti, quando si guarda il GF Vip, che tv si sta guardando?
Difficile dirlo: trash? Un po’ sì, ma spesso no, visto che Signorini tende sì ad alleggerire ma anche, e non poche volte, a sfoggiare paternali ai concorrenti sull’etica da mantenere innanzi ai telespettatori. Un atteggiamento ben differente dal cosiddetto trash, che, in quanto tale, non si nasconde dietro a rimproveri o prediche infarcite di moralità.
Quindi? Trattasi di un programma moralista? Assolutamente no. Non serve spiegare il perché (forse sarebbe meglio il termine ‘bigotto’, basti pensare all’uso della regia che al momento di alcune docce indugia su alcuni primi piani, ma non appena si vede una terga immediatamente richiama gli inquilini all’ordine). Forse bisognerebbe coniare un nuovo termine per categorizzarlo: reality ‘Signoriniano’. Per Aldo Grasso, invece, la categoria già esiste ed è fantozziana: “Cag….ta pazzesca”.