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L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha assolto Mario Balotelli e il Grande Fratello Vip per la frase infelice a Dayane Mello. Una battuta da bar che aveva scosso il pubblico, sempre pronto a condannare tutto ciò che succede in televisione. Durante una sorpresa fatta al fratello Enock, Balotelli ha salutato Dayane, con cui ha avuto un flirt in passato. Non si è limitato a salutarla, c’è stato uno scambio di battute e le sue parole non erano piaciute a nessuno. La frase sotto giudizio ha fatto il giro del Web, Alfonso Signorini si è scusato in un secondo momento e ha invitato Balotelli a fare lo stesso.

Il conduttore aveva spiegato di non essersi accorto subito di ciò che il calciatore aveva detto a Dayane. Ci fu una enorme polemica con diversi risvolti, anche nella Casa quando Guenda Goria ha fatto notare l’accaduto ed Enock e Dayane l’avevano attaccata. Ma ormai è passato del tempo e finalmente l’Agcom è arrivata a una decisione. Il Codacons aveva presentato un esposto dopo l’accaduto e oggi è arrivata la risposta. Come ha riportato Leggo, l’Autorità ha spiegato che non ci sono i presupposti per una sanzione a Balotelli.

L’Agcom ha deciso di archiviare il caso e ha motivato la decisione. Nella comunicazione di fine indagine si fa riferimento all’articolo 34, comma 2 del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici. Nello stesso si legge che le trasmissioni delle emittenti televisive non devono contenere programmi che possano nuocere allo sviluppo fisico, mentale e morale dei minori, fatta eccezione per alcune ore della notte. Ovvero dalle 23 di sera alle 7 del mattino successivo. Per questo non ci saranno conseguenze per Balotelli e il GF Vip:

“Le affermazioni sono pronunciate in diretta da Balotelli alle ore 24:36 (pertanto tra le ore 23,00 e le ore 7,00), nel corso della puntata del Grande Fratello Vip del 23 ottobre 2020, e non sono state mandate in onda in nessuna delle puntate successive monitorate”

Per questo motivo quanto è successo non è stato ritenuto una violazione dell’articolo 34. Ma non solo, perché hanno citato anche il comma 1 dello stesso articolo per motivare questa decisione. Quindi nel comunicato Agcom si legge ancora: “I fatti monitorati non sono assimilabili a contenuto gravemente nocivo per un pubblico di minori cui si riferisce la citata disposizione”.

Il Codacons non ha accettato volentieri questa decisione. Nel loro comunicato infatti loro hanno scritto che le frasi ritenute non lesive perché in onda di notte sono finite ovunque sui social e sul Web hanno comunque raggiunto i minori. E hanno fatto notare che i giovani oggi guardano la tv anche oltre le 23.

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