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Gabriel Garko protagonista di un’intervista serrata a Belve, programma di Rai Due condotto dalla giornalista Francesca Fagnani. Il divo torinese, come si evince dalle anticipazioni emerse dalla chiacchierata che sarà trasmessa in prime time martedì 14 marzo, ha raccontato un fatto alquanto curioso e imbarazzante che gli è capitato su uno dei set cinematografici a cui ha preso parte. In particolare ha fatto riferimento a quando lavorò al film Senso ’45, pellicola del 2002 diretta da Tinto Brass, regista maestro dell’eros. Ridendo e con un comprensibile imbarazzo, Garko ha spiegato che in una scena una sua collega doveva fingere di praticargli un rapporto orale e lui ha avuto una reazione più che umana.

C’era questa scena in cui io ero a pancia in su e c’era questa ragazza che doveva simulare un atto orale – ha spiegato Garko, innanzi ad una Francesca Fagnani curiosa -. Il problema è stato che quando Tinto ha dato il via all’azione, lei mi girava attorno (nelle zone intime), però, gira e rigira ad un certo punto la reazione c’è stata (l’erezione, ndr). E mi ricordo che Tinto disse: “Stop, portate lo spruzzino”. Io dissi: “Che ca**o è sto spruzzino?” Ed è arrivata una con l’acqua fredda mentre io ero in imbarazzo totale. Vabbè, cose che capitano“. Risate sia di Garko che della conduttrice.

 

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Garko: il provino con Tinto Brass

Garko ha poi aggiunto come per lui le scene più ridicole a livello cinematografico siano quelle intime: “Sono scomode, c’è tanta gente intorno”. La Fagnani ha voluto sapere altro, ricordando all’ospite che Tinto Brass, circa le doti fisiche dello stesso Gabriel, ha detto che è stato l’attore più ‘ben messo’ che abbia visto. Spazio poi al provino proprio per il film girato con Brass.

“Quando ci incontrammo – ha narrato Garko – a Cinecità stavamo parlando e a un certo punto mi disse “fammi vedere il cul*”. Io rimasi interdetto, ma devo fare un film con lui senza abiti, ci sta… Non ci sta provando. Mi sono girato… E poi mi disse “fammi vedere il resto”… I contenuti erano importanti? Non erano, sono… Ci sono ancora tutti”.

Gabriel Garko e quel mondo ideale in cui non si dovrebbe fare coming out

Per tantissimi anni Gabriel Garko ha preferito non rivelare il proprio orientamento. Anzi lo ha tenuto ben celato, fingendo addirittura relazioni amorose con delle donne (ad esempio quella con Eva Grimaldi oppure quella con Adua Del Vesco, al secolo Rosalinda Cannavò). Poi la svolta e la decisione di uscire allo scoperto: pochi anni fa ha dichiarato pubblicamente, tramite due ospitate televisive (una al Grande Fratello Vip, l’altra, a pochi giorni di distanza, a Verissimo) di essere gay. Così ecco che è stato svelato il segreto di pulcinella.

Sulla vicenda l’attore piemontese vi è tornato poi in diverse interviste, spiegando che in un mondo ideale e rispettoso di tutti e tutto non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare coming out in quanto una persona non dovrebbe sentirsi ‘sbagliata’ e in dovere di rendere conto dei sentimenti che prova verso qualcun altro. La realtà, purtroppo, al momento racconta un’altra storia e pullula di vicende contemporanee che documentano come una parte di popolazione italiana sia ancora inchiodata a pregiudizi e a credi antiquati e vetusti, che vanno in direzione totalmente opposta rispetto all’accettazione di qualsivoglia forma di amore e affetto.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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